Breaking
  • 13 dicembre 2025 | Gianduiotti, troppo buoni
  • 12 dicembre 2025 | GIROVAGANDO.. L’ ABBAZIA DI STAFFARDA
  • 11 dicembre 2025 | QUANDO IN PIEMONTE SI VINCEVANO I CAMPIONATI
  • 6 dicembre 2025 | In Piemonte non c’ è il mare, ma le acciughe sì
  • 5 dicembre 2025 | SCAFFALE: I RACCONTI DEL NATALE IN LANGA
  • 4 dicembre 2025 | SE CUNEO SURCLASSA TORINO
  • 29 novembre 2025 | IL PANETTONE PIEMONTESE HA PIÙ DI UN SECOLO DI VITA
  • 28 novembre 2025 | SCAFFALE: L’ UOMO DEI PRODIGI DI GRANDE E MANERA
  • 27 novembre 2025 | LUCI DI NATALE GIA’ IN AGOSTO?
  • 22 novembre 2025 | CIBO AVANZATO AL RISTORANTE? PORTIAMOLO A CASA

Il Punto

MENU
  • Archivio
  • CINQUE SENSI
  • COSE NOSTRE
  • LUOGHI E LIBRI
  • Home
  • Biografia
  • Contatti
  • Facebook
  • SCAFFALE: FRONTE DI SCAVO DI SARA LOFFREDI

    28 gennaio 2022 • LUOGHI E LIBRI • 2425

    20220108_111133

    A metà fra romanzo e cronaca di un avvenimento storico, “Fronte di scavo” di Sara Loffredi narra le vicende legate alla realizzazione del traforo del Monte Bianco, negli anni 1961-62. Un’ impresa titanica, formidabile: perforare la Regina Bianca, la più alta montagna europea. Un operazione di “chirurgia geografica” perchè italiani e francesi debbono incontrarsi nel medesimo punto sotto la roccia, altrimenti sarà un fallimento.

    Attorno a quest’ impresa di alta ingegneria, ruotano le vite di Ettore, uomo di città chiamato in valle per il progetto, Hervè, capocantiere montanaro di poche parole, e Nina che lavora alla mensa del cantiere con un passato da dimenticare. Ma soprattutto c’ è lei, la Regina Bianca, la vetta d’ Europa con le sue valanghe, i suoi sentieri, le sue cascate sotterranee che bloccano gli scavi, i suoi panorami mozzafiato.

    Gli eventi legati agli scavi e all’ avanzamento dei lavori sono reali, resoconti di cronaca e alcuni personaggi sono i veri protagonisti della realizzazione del traforo del Monte Bianco, altri sono di pura fantasia. Nell’ insieme 170 pagine che si leggono con piacere e con il gusto di arrivare fino in fondo, proprio come quelle centinaia di minatori che non vedevano l’ ora di arrivare alla fine del tunnel e incontrare i colleghi-rivali francesi.

    Un tunnel visionario , un’ opera avveniristica per un’ Europa appena uscita da una guerra disastrosa ma capace di guardare al futuro.

    SARA LOFFREDI

    FRONTE DI SCAVO

    EINAUDI E GEDI EDITORE

    9,90 euro

    Read More »
  • LAVORO AGILE, QUALI EFFETTI COLLATERALI?

    27 gennaio 2022 • COSE NOSTRE • 2394

    SMARTWORKING

    Anzitutto chiamiamolo lavoro agile e non smart working. Difendiamo il nostro italiano. Così come isolamento fa più effetto di lockdown e richiamo è più efficace di booster.

    Ma torniamo al lavoro agile. Mancano percentuali e numeri ufficiali, ma è evidente che con l’avvio della pandemia è cresciuto in misura esponenziale, anche nel nostro Piemonte.

    Che bello! Lavoro da casa, non muovo la macchina e non resto bloccato nel traffico, non debbo incontrare colleghi e capi, faccio gli orari che voglio… Quante frasi del genere ho sentito in questi mesi.

    Tutto vero? Mah… Sicuramente serve una regolamentazione che faccia chiarezza sulle ore di lavoro e quelle di disconnessione, sulla sicurezza (se in casa, mentre corro al telefono, inciampo nel tappeto e mi rompo i denti è infortunio domestico o sul lavoro?) sulla protezione dei dati sensibili (se uso reti aziendali sono al sicuro, ma se uso la linea di casa mia? Chi protegge i file che invio e ricevo?).

    Per non parlare degli effetti collaterali. Quanti bar, tavole calde, mense, ristoranti che vivevano sugli introiti della pausa-pranzo o delle colazioni, sugli spuntini, sui caffè o gli aperitivi, sono stati costretti a chiudere o a veder drasticamente ridotta la propria attività. Questo è sotto gli occhi di tutti.

    Ma non solo. La stagione dei saldi sta dando risultati inferiori alle aspettative. Semplice risposta: perché mai una persona in lavoro agile dovrebbe cambiare il guardaroba se poi sta sempre in casa, in tuta? Lo stesso dicasi per parrucchieri, estetisti, sia per uomo che per donna. E i benzinai? Oppure i concessionari di auto. Si potrebbe passare da decine di migliaia di chilometri percorsi ogni anno a usare l’auto solo nei week end.

    Insomma, non è tutto oro quel che luccica. Il lavoro agile è una grande opportunità per proteggerci dal contagio e (forse) per migliorare la qualità della vita. Ma per il momento a fare affari sono soltanto i colossi del commercio on line. Non usciamo di casa neppure per fare la spesa. Ce la facciamo portare a casa. Che tristezza.

     

    Read More »
  • POSITIVO? NEGATIVO? QUESTIONE DI RISPETTO RECIPROCO

    20 gennaio 2022 • COSE NOSTRE • 2697

    mascherine

    È famoso il detto di Voltaire: “Non condivido le tue idee, ma mi batterò fino alla morte affinché tu possa esprimerle”.

    Ed ecco due episodi accaduti recentemente in Piemonte.

    Un ristoratore della provincia di Torino ha tenuto aperto il suo locale nei giorni delle recenti festività, nonostante fosse positivo (seppur asintomatico) e ne fosse cosciente: una strage. Decine di contagi in quel piccolo comune.

    Una coppia di conoscenti, convinti no vax, hanno ospitato amici e parenti nella loro casa per il veglione di Capodanno, senza avvisare gli ospiti di essere privi di vaccinazione. Il giorno dopo una loro figlia ha avvertito qualche lieve disturbo di salute, ha fatto il tampone ed è risultata positiva. Immaginate il panico e i timori che si sono diffusi fra tutti gli invitati, alcuni anche anziani.

    Il nesso fra il pensiero di Voltaire e i due episodi? Beh, a me pare evidente. Ciascuno è libero di pensarla come crede e di comportarsi di conseguenza. Però, sempre nel rispetto degli altri. E, nella situazione che stiamo vivendo, ancora di più: nell’assoluto rispetto della salute di chi ci sta intorno.

    Io posso decidere se vaccinarmi o meno (per la verità ho appena fatto la terza dose) ma non posso permettermi di mettere a repentaglio l’incolumità di chi incontro, tantomeno di chi ospito in casa o nel mio locale. Se avvertissi il minimo disturbo correrei a farmi il tampone: per il lavoro che faccio frequento ogni giorno tante persone. In coscienza debbo sentirmi tranquillo di non arrecare danni – e nemmeno pericoli – agli altri.

    Altrimenti non è questione di libertà o meno: sta a significare che siamo diventati un popolo di barbari.

     

    Read More »
  • SCAFFALE: LA FELICITA’ DEL LUPO DI COGNETTI

    14 gennaio 2022 • LUOGHI E LIBRI • 2536

    20220103_171324

    Chi ha amato “Le otto Montagne” il romanzo con il quale Paolo Cognetti ha vinto il Premio Strega nel 2017, non potrà non amare anche questa ultima sua opera,”La felicità del lupo”.

    Tutta la trama si svolge ai piedi del Monte  Rosa, ma anche al rifugio Quintino Sella. Quindi ancora una volta è la montagna la vera protagonista di questo romanzo.  Fausto e Silvia si incontrano a Fontana Fredda (nome volutamente staccato perchè il paesino ai piedi del Rosa è di pura fantasia): qui vive una piccola comunità tipicamente montanara di cui si narrano le vicende umane fra nevi e prati, flora e fauna, dove compare pure il lupo. C’è la titolare di un ristorante, pomposamente chiamato “Il pranzo di Babette”, c’è Santorso, uomo rude di montagna come lascia intuire il nome, ma soprattutto ci sono le rocce, i boschi di larice, le valanghe, i camosci, la polenta, insomma quella realtà montanara tanto cara a Cognetti che ne ha fatto il leit motiv del suo narrare.

    Pagina dopo pagina ci si immerge nella vita dei protagonisti, fuggiti da  controverse realtà cittadine per ritrovarsi a Fontana Fredda, ai piedi del Rosa. Alla ricerca della felicità. Proprio come il lupo.

    PAOLO COGNETTI

    LA FELICITA’ DEL LUPO

    EINAUDI EDITORE

    18 euro

    Read More »
  • IL PIEMONTE STA SCOMPARENDO

    13 gennaio 2022 • COSE NOSTRE • 2783

    NEONATI

    In base ai dati Istat nel 2020 il Piemonte ha perso più di 32mila abitanti. Il numero dei morti è stato più che doppio rispetto a quello dei nuovi nati. Siamo una regione di vecchi, dove si nasce sempre meno, se è vero che per ogni sei persone con oltre 65 anni si conta appena un ragazzo con età inferiore ai 15 (la media nazionale è di uno ogni cinque)

    Il Piemonte è la regione con il più alto calo demografico del Nord Italia. Alla base ci sono, evidentemente delle ragioni economiche, ma anche culturali. I giovani ritardano la stagione degli impegni familiari per le difficoltà della vita, ma anche per gli effetti di una cultura che tende a mettere i valori della famiglia agli ultimi posti.

    Se nel 2019 la popolazione piemontese contava 4.311.217 individui, nel 2020 siamo scesi a 4.274.945 (-0,84%). Nel 2020 in Piemonte sono nati solo 27mila bambini, mai così pochi. Per cogliere le dimensioni dell’emergenza basta pensare che negli anni Cinquanta nascevano in Piemonte 40 mila bambini all’anno e negli anni Sessanta, quelli del baby boom, si giunse a 65mila nascite.

    Ora siamo a 27mila. Per qualche anno ci hanno salvato gli stranieri, più prolifici di noi. Ora non è più così. Gli immigrati preferiscono vivere in altre regioni d’Italia, segnalando così per il Piemonte il declino industriale che ha chiuso aziende, cancellato posti di lavoro, rallentato il mercato occupazionale. Anche il declino economico contribuisce al calo demografico.

    Ma non sono solo questioni economiche. Negli Anni Cinquanta si usciva dalle rovine della Guerra, si era sicuramente più poveri ma si facevano più figli. Perché La famiglia veniva prima dell’ individualismo. Oggi conta molto il proprio IO, la carriera, i divertimenti, la realizzazione. Poi tra qualche decennio saremmo tutti pensionati a guardare i cantieri.

    Anzi no, perché nessuno ci pagherà la pensione e i cantieri saranno inutili, quindi scomparsi.

    Read More »
  • GIA’ DIMENTICATE LE VITTIME DI VIA GENOVA?

    6 gennaio 2022 • COSE NOSTRE • 2086

    MORTIBIANCHE INCIDENTILAVORO

    La notte del 6 dicembre 2007 ero di fronte alla Thyssen di corso Regina, a Torino, stordito dal suono delle sirene e dalla tragedia che si consumava sotto i miei occhi. Per 14 anni ho seguito le vicende giudiziarie e umane delle 7 famiglie delle innocenti vittime del rogo delle Acciaierie. All’inizio di fronte a quei cancelli c’erano mazzi di fiori, biglietti, striscioni, cartelli, lettere. Eravamo tutti coinvolti, solidali, amici di quei ragazzi. Oggi di fronte alla Thyssen c’è solo erbaccia, abbandono, ruggine, immondizia. E delle 7 vittime e delle loro famiglie ci ricordiamo soltanto agli anniversari.

    Penso a queste cose osservando la commozione che ha coinvolto tutti di fronte a quel che è successo in via Genova, a Torino. Come 14 anni fa siamo nei giorni del Natale, i nostri sentimenti sono tutti improntati alla bontà. Ma cosa accadrà fra qualche mese? Filippo, Marco e Roberto finiranno nel dimenticatoio fra querelle giudiziarie, incidenti probatori, rinvii a giudizio e polemiche? “Siamo tutti colpevoli” qualcuno ha scritto su un biglietto lasciato in via Genova.

    Oggi. Ma domani?

    Della tragedia del Mottarone si parla quasi soltanto più per le beghe famigliari attorno al piccolo Eitan, unico sopravvissuto. Ma chi riserva un pensiero per le altre 14 vittime?

    Abbiamo la memoria corta. Ci commuoviamo a Natale, ma il giorno dopo pensiamo già alle feste di Capodanno. Non mi faccio illusioni. Accadrà così anche per i martiri di via Genova e per le altre vittime sul lavoro del Piemonte.

    Una ogni otto giorni nel 2020 Già finite nel dimenticatoio

    Read More »
  • LA CARNE FA BENE? SI’ MA CON MODERAZIONE

    1 gennaio 2022 • CINQUE SENSI • 2294

    carnebattutaalcoltello

    Carne sì o no? E’ la vexata quaestio che caratterizza il dibattito nel mondo dell’ alimentazione degli ultimi decenni? La carne fa bene o fa male? E se fa bene, quanta mangiarne alla settimana?

    Per Luca Varetto, agronomo, “soltanto la carne ci dà il ferro e la vitamina B12. Il rapporto fra carne e colesterolo è poi nettamente a vantaggio della bovina piemontese anche a confronto con le carni bianche (pollo, tacchino, ecc). Lo stesso dicasi del rapporto fra carne e grassi, ottimale, inferiore solo al nasello”.

    Il consorzio Coalvi con 1400 allevamenti per un totale di 100mila animali allevati e 250 macellerie in Italia è un osservatorio privilegiato per capire cosa succede nel comparto zootecnico. “I nostri allevamenti sono tutti a conduzione famigliare, piccoli e noi amiamo i nostri animali, – dice il presidente Coalvi Guido Groppo – li alleviamo con cura e non siamo nemmeno paragonabili alla grande industria o agli allevamenti intensivi”. Dall’ etichetta della carne Coalvi è possibile risalire all’ intera storia della carne che mangiamo: dove è nato il vitello, dove è stato allevato e macellato, ma soprattutto con cosa è stato nutrito

     

    In macelleria come scegliere la carne migliore? Occorre fidarsi del proprio rivenditore, quella chiusa nelle confezioni dei supermercati è sempre difficile da riconoscere, non farsi ingannare dal colore troppo rosso o dalla totale assenza di parti di grasso.

    In conclusione? Carne sì, purchè buona, sana, genuina e consumata nella giusta quantità: due o tre volte alla settimana,300- 500 grammi alla settimana. Ottima quella cruda se di fassone piemontese, oppure bollita o ai ferri. La grigliata solo ogni tanto perché quando viene carbonizzata può sprigionare sostanze tossiche.

    Read More »
  • SCAFFALE: BUONERBA E CRONACA DI UN AMORE NON CORRISPOSTO

    31 dicembre 2021 • LUOGHI E LIBRI • 3315

    20211221_174347

    Il titolo dice già tutto. O quasi. Il primo romanzo di Carlo Buonerba, giornalista e insegnante, è in effetti una cronaca. La descrizione, giorno per giorno dei patemi, delle speranze e delle delusioni, delle gioie (poche), delle attese (spesso disattese) di Federico Spes che si innamora perdutamente di una collega, Raffaella Bonocore. Un amore unidirezionale: nel senso che i sentimenti del protagonista non trovano corrispondenza nell’amata.

    Un amore impossibile con il quale Federico vive per un anno intero, e che racconta in prima persona, soffermandosi su incontri, pranzi, telefonate, messaggi, mail, silenzi. Descrizioni maniacali e nei minimi particolari delle giornate, della vita scolastica di insegnanti precari, quali sono entrambi i protagonisti. “Una narrazione vera, autobiografica” si legge nel retro di copertina del romanzo di Carlo Buonerba: cioè il racconto di quest’ “amore maledetto” è di Federico Spes, ma anche dello scrittore. Infatti il protagonista tifa Juve, partecipa a trasmissioni televisive sportive, insegna  e crea siti per aziende e associazioni. Proprio come Buonerba.

    Quindi, è coraggioso l’autore nel rendere pubblico il proprio diario intimo, nel raccontare le personali sofferenze sentimentali. A meno che  – proprio come Federico Spes – non sia l’estremo tentativo di conquistare Raffaella Bonocore, la donna per la quale Federico-Carlo vive “una specie assoluta di adorazione che mi scardina. Mi immagino di abbracciarla con tutto me stesso, di dirle quanto ormai non possa più soffocare tutta la forza assurda del mio amore, del sentimento che con sovrumana fatica continuo a tenere dentro di me, ma che oramai straborda da ogni lato, ogni mia parola è piena di questo sentimento”

    CARLO BUONERBA

    CRONACA DI UN AMORE NON CORRISPOSTO

    ROSSINI EDITORE

    15 euro

     

     

    Read More »
  • NIENTE AUGURI VIA WHATSAPP, VI PREGO…

    30 dicembre 2021 • COSE NOSTRE • 2213

    TELEFONINO

    Da settimane hanno cominciato ad arrivare, e nei prossimi giorni andranno via via crescendo.

    Parlo degli auguri via sms, WhatsApp o peggio ancora, via social: su Facebook, Twitter, Instagram.

    Lo confesso: non li sopporto, li trovo anonimi, impersonali. Ancora peggio sono i post, quelli replicati, copiati, tutti uguali.

    Mi sono ripromesso di evitare di inviarli.

    Cosa costa una telefonata, anche solo di pochi minuti? Se davvero voglio condividere un augurio, un momento di cordialità, cosa c’è di meglio della voce?

    Non siamo computer, non siamo robot.

    Viviamo già una vita inscatolati in appartamenti o chiusi in auto, almeno – in occasione delle feste – dobbiamo riuscire a trovare lo spazio per il cuore, per l’affetto espresso di persona, a voce, e non con formulette o con post.

    L’autentico regalo che possiamo fare alle persone a cui vogliamo davvero bene non sta nel pacco-dono, nella confezione ma in ciò che condividiamo, in un pezzetto del nostro tempo.

    È il bene più prezioso che abbiamo: il tempo nostro che viviamo sempre di corsa e con affanno. E allora facciamo una visita a una persona anziana, trascorriamo qualche ora a giocare con i più piccoli. E gli auguri facciamoceli a voce, al telefono.

    Il calore umano passa attraverso la nostra corporeità.

    Allora sì che la condivisione del Natale o gli auspici per il Nuovo Anno parleranno davvero di noi, saranno sentiti, sinceri. E ritroveremo un po’ di umanità, anche verso noi stessi

    Read More »
  • UNA PROTESI IN SILICONE, DAVIDE E LA TV

    23 dicembre 2021 • COSE NOSTRE • 2889

    CAMERAMAN

    “Comportati bene, fai il tuo dovere…e vedrai che non ti accadrà niente di brutto”. Quante volte mi è tornata in mente, negli ultimi giorni, questa frase che ripeteva sempre il mio papà. E che io ripeto ancora oggi, fiducioso, a mio figlio.

    Un pugno nello stomaco di fronte alla notizia dell’uccisione di Davide Giri, l’ingegnere con lode, menzione e dottorato, di Alba ammazzato in modo assurdo a New York, mentre rientrava a casa da una partita di calcetto.

    L’assassino, un ragazzo, permettetemi il termine, un balordo arrestato 12 volte negli ultimi anni, ha confessato d’aver ucciso come prova di coraggio per essere ammesso in una street gang. Cosa aveva fatto di male Davide? Perché il destino lo ha atteso in quel viale di New York?

    Non so trovare risposte.

    Più o meno negli stessi giorni un medico odontoiatra si è presentato ad un centro vaccini nel Biellese con due protesi di silicone sulle braccia con l’intento provocatorio, a suo dire, di aggirare la campagna anti-Covid, di denigrare il battage informativo che si è creato attorno alle vaccinazioni.

    Ebbene, del dentista con le protesi al silicone, se n’è parlato in tivù per giorni e giorni, i cronisti si sono messi sulle sue tracce, è stato ospite (forse anche pagato) di talk show. La tragedia di Davide Giri è stata liquidata con un servizio, il giorno della morte, e poi via, nel dimenticatoio.

    Non mi permetto di giudicare il lavoro dei colleghi, non mi interessano i dati di ascolto. Intervengo come cittadino e come padre.

    Povero è quel paese dove un imbecille fa più notizia di un bravo ragazzo che ha sempre fatto il proprio dovere, e anche più, ed è stato ucciso. Senza motivo. Mentre stava costruendo il suo futuro, probabilmente fulgido, frutto di impegno e sacrifici, suoi e della famiglia.

     

    Read More »
« 1 … 49 50 51 52 53 … 76 »

Cose nostre

  • calcio generica 2

    11 dicembre 2025 • 116

    QUANDO IN PIEMONTE SI VINCEVANO I CAMPIONATI

    La ProVercelli ha vinto sette scudetti tra il 1908 e il 1922. L’Alessandria non ha mai vinto scudetti, ma è...

    COSE NOSTRE Read More


  • inalpiarena

    4 dicembre 2025 • 209

    SE CUNEO SURCLASSA TORINO

    Negli ultimi giorni due eventi hanno catapultato il Piemonte al centro dell’attenzione, non soltanto italiana. Il...

    COSE NOSTRE Read More


  • GIAVENOLUCINATALE

    27 novembre 2025 • 189

    LUCI DI NATALE GIA’ IN AGOSTO?

    Non credo di averlo notato soltanto io. Con l’arrivo di novembre, le luci natalizie hanno iniziato a comparire...

    COSE NOSTRE Read More


  • Cose nostre

LUOGHI E LIBRI

  • ABBAZIA_DI_STAFFARDA

    12 dicembre 2025 • 2720

    GIROVAGANDO.. L’ ABBAZIA DI STAFFARDA

    È uno dei gioielli medievali del Piemonte, purtroppo poco conosciuta, anche perchè poco pubblicizzata e non ben...

    LUOGHI E LIBRI Read More


  • Cop_Natale_Langa

    5 dicembre 2025 • 188

    SCAFFALE: I RACCONTI DEL NATALE IN LANGA

    Storie che parlano di ritorni alle radici, memorie familiari, nostalgia e piccoli miracoli quotidiani. Quattordici...

    LUOGHI E LIBRI Read More


  • images - 2025-11-26T083927.814

    28 novembre 2025 • 240

    SCAFFALE: L’ UOMO DEI PRODIGI DI GRANDE E MANERA

    La vita di Gustavo Rol nei ricordi del suo medico personale. Il sottotitolo del libro sul grande e discusso personaggio...

    LUOGHI E LIBRI Read More


  • LUOGHI E LIBRI

©2014 Enneci Communication - Powered by Managersrl