Dal luglio 2018, quando è morto all’ ospedale di Zurigo, fino ad oggi di libri su Marchionne ne sono stati scritti tanti. Se consigliamo questo, è a ragion veduta. Nel corso degli ultimi 25 anni ho seguito -per le testate Mediaset – i principali avvenimenti della Fiat, poi di FCA e infine di Stellantis, comprese le tappe più importanti della carriera di Marchionne al Lingotto, fino alla fine.
Thomas Ebhardt è direttore della redazione di Bloomberg News di Milano e praticamente ha seguito passo passo l’ amministratore delegato dal suo arrivo a Torino nel 2004 fino alla tragica fine in Svizzera. E’ stata la sua ombra, lo ha intervistato centinaia di volte, ha carpito i suoi segreti, le sue paure, le sue incazzature, i successi e le delusioni.
Nelle 272 pagine del volume, Sergio Marchionne esce vivisezionato dalla lente di un cronista puntiglioso e perspicace, soprattutto indipendente, che lavora per una testata finanziaria americana, svincolato dalle pastoie italiane. Non si tratta di una vera e propria biografia ma il tentativo di descrivere la personalità e l’ opera di un manager assolutamente divisivo che ha trasformato la Fiat: presa sull’ orlo nel fallimento l’ ha fatta diventare il sesto produttore d’ auto al mondo. Ha risollevato le sorti di Chrysler, è stato amato e lodato come una star negli Stati Uniti, sopportato e anche aspramente criticato in Italia. Nel volume troviamo le vicende di un adolescente abruzzese che arriva in Canada, sul confine con l’ America, senza sapere una parola di francese o di inglese per diventare uno dei manager più di successo sui mercati internazionali. Il ritratto pubblico e quello privato camminano fianco a fianco per raccontare quel Marchionne che aveva come unico scopo nella vita il “fare la differenza” e ha speso tutti suoi 66 anni per raggiungere quell’ obiettivo.
THOMAS EBHARDT
SERGIO MARCHIONNE
SPERLING & KUPFER EDITORE
17,90 euro
TORNEREMO AL LUME DI CANDELA? Next Post:
GIU’ LA MASCHERINA, FINALMENTE