Ripartire da una camminata all’aria aperta o da un’escursione in bicicletta o in e-bike per scoprire gli innumerevoli tesori della natura. Da una corsa in alta montagna per provare a superare i propri limiti o da una giornata in pieno relax tra cascate, sentieri e laghi, degustando i sapori intensi del territorio.
Il borgo di Riale, in alta Val Formazza nell’estremo nord del Piemonte, a pochi chilometri dalla Svizzera, è la meta ideale per fare tutto questo e ancora di più. Questa piccola località, a 1780 metri d’altitudine, custodisce un inestimabile patrimonio naturalistico, culturale e gastronomico, destinazione perfetta per un soggiorno in cui unire alle emozioni adrenaliniche dell’alta montagna, il relax di un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato.
Da sempre votato allo sport in tutte le stagioni, il borgo di Riale si prepara alla primavera – estate con alcuni appuntamenti da non perdere.
Ma lo sport a Riale vuole anche dire inerpicarsi a piedi per gli innumerevoli sentieri di montagna alla scoperta di scorci suggestivi e inaspettati, avventurarsi in bicicletta per il nuovissimo tracciato che da Riale porta in Svizzera, in Val Bedretto e Val Maggia, attraverso il Passo San Giacomo, oppure percorrere gli itinerari più avventurosi in sella alle e-bike con pedalata assistita per provare emozioni speciali in tutta sicurezza.
Qualunque sia il mezzo scelto, la parola d’ordine è “esplorare”. Circondata da ghiacciai, corsi d’acqua e numerosi laghi alpini, Riale è il punto di partenza per escursioni alla scoperta dei panorami montani circostanti. Ricchissima di specchi d’acqua, molti bacini naturali si incontrano superati i 2000 metri d’altitudine, mentre a bassa quota, la spettacolare diga di Morasco serve come bacino per la Cascata del Toce e fornisce acqua per la produzione di energia elettrica a tutta la Valle. Tra le numerose interessanti mete della zona, ideali per un’escursione, la cima Arbola (3.300), teatro della prima risalita con gli sci ai piedi documentata in Italia a opera di 11 formazzini nei primi anni del ‘900, l’itinerario dei laghi del Boden, un circuito ad anello che tocca i due omonimi laghi e quello Kastel, sede del più grande giardino botanico spontaneo d’Europa e il passo alpino del Gries, uno dei più antichi d’Italia, percorso già nel Medioevo per trasportare le merci da Milano a Berna e, nel 1852, attraversato dal compositore tedesco Richard Wagner. Senza dimenticare che nelle vette che circondano il borgo si trova uno dei giardini botanici naturali più grandi d’Italia che in queste stagioni propone un’infinita varietà di fiori, profumi e colori. Vera e propria eccellenza del territorio è però l’imponente Cascata del Toce, che con i suoi quasi 150 metri è tra le cascate con il salto più alto d’Europa. Particolarmente affascinanti da visitare sono, poi, i numerosi insediamenti Walser ancora presenti in zona: una popolazione di origine vallese che nel 1200 si avventurò oltre la Svizzera per colonizzare questo lembo di terra. Una cultura molto particolare che influenza ancora tradizioni e costumi del territorio.
Altra grande eccellenza del territorio è la cucina. Il tesoro gastronomico di Riale e della Val Formazza è il Bettelmatt, formaggio a pasta semi cotta che necessita di una breve stagionatura. Si tratta di uno dei più rari formaggi italiani, definito “eroico” perché prodotto esclusivamente da otto produttori in sette alpeggi sopra i 2.000 metri nei mesi di luglio e agosto, per una produzione di nicchia che si aggira intorno alle 5.000 forme l’anno.
Oltre al Bettelmatt, da alcuni considerato “la rolls royce dei formaggi” per la sua scarsa disponibilità che lo rende estremamente ambito e ricercato, i piatti che si possono gustare a Riale sono quelli della tradizione Walser, tramandati ancora oggi da Matteo Sormani, chef “illuminato” della Locanda Walser Schtuba che sta recuperando le antiche ricette (una cucina “povera” che impiegava le poche materie prime del territorio) e le propone in un perfetto connubio tra innovazione e tradizione.
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