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SCAFFALE: PICCOLA STORIA DEI TAJARIN DI BERTELLO

by • 12 agosto 2022 • LUOGHI E LIBRIComments (0)1217

Un viaggio affettuoso di un piatto povero diventato ricco. Così recita il sottotitolo del bel volume di Luciano Bertello, storico autore di un centinaio di saggi sulla sua terra, la Langa e il Roero. Come detto, oggi è un piatto ricco, presente in tutti i menù dei pregiati ristoranti del Piemonte così come delle osterie. Ricco perché se le nonne contadine usavano al massimo due-tre uova, oggi si impastano con decine e decine di tuorli.

Era il piatto dell’ ultimo momento. Se arrivava un ospite all’ improvviso, qualche uovo nella madia c’ era sempre, un po’ di farina e acqua e i tajarin erano pronti. Un piatto povero perchè anche il ragù era fatto con le frattaglie delle galline. Saggezze contadine come quella di quel proverbio di Langa che recitava: una ragazza non è da maritare se non sa fare i tajarin con il matterello… Oggi è diventato il piatto del passaggio dalla civiltà contadina a quella post-industriale, dalla miseria della Malora ai successi dei vini e dei tartufi.

In 175 pagine Luciano Bertello ci accompagna in un viaggio fra ricette, racconti, ricordi, testimonianze di chef e incontri con grandi estimatori dei tajarin, a cominciare da Carlin Petrini che nella prefazione scrive: “il piatto con cui mi sono rapportato maggiormente nella mia vita sono proprio i tajarin e tuttora basta un piatto di tipici tajarin langaroli, conditi anche solo con olio e parmigiano, per soddisfare il mio appetito di gastronomo di lunga data”.

LUCIANO BERTELLO

PICCOLA STORIA DEI TAJARIN

SLOW FOOD EDITORE

14,50 euro

 

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