Il ciclo di pitture murali all’ interno della chiesa di San Fiorenzo, nei pressi di Bastia Mondovì, in provincia di Cuneo, è tra i più importanti e vasti del Piemonte. Gli affreschi ricoprono una superficie di 326 metri quadrati e risalgono al 1472, ma le tracce che affiorano in alcuni punti indicano che le pitture originali risalgono al 1300.
Ammirandoi dipinti perfettamente conservate si può ripercorrere il messaggio biblico ed evangelico, le storie dei Santi, la vita feudale del Monregalese.
Quando si entra per la prima volta in San Fiorenzo, appena varcata la soglia, superata l’ iniziale penombra si resta affascinati dalla luce viva che filtra dagli occhi e dalle fiamme del drago di San Giorgio, dai manti di porpora degli Evangelisti, dall’ azzurro dei cieli e dal luccichio delle stelle. Scene di vita contadina medioevale e rimandi alla Bibbia in un continuo di catechesi. Quegli affreschi servivano infatti a spiegare il Vangelo ai fedeli ignoranti. E come spiegare il Giudizio Universale se non mostrando le pene dell’ Inferno o la gloria del Paradiso attraverso pitture semplici ed efficaci come un fumetto?
Arte popolare, rude a volte, priva di orpelli, ma densa di spirito religioso e mistico rapimento. Sui muri è stata tradotta con il colore la preghiera degli umili e dei potenti: invocazioni di aiuti di fronte ai flagelli della peste e della guerra, ma anche voti di ringraziamento per la pace o per l’ abbondanza dei raccolti.
Insomma, una succursale della cappella degli Scrovegni di Padova in terra piemontese, su quelle Alpi Marittime dove si sente, nell’ aria, già profumo di mare.
La chiesa è aperta al pubblico per visite gratuite ogni domenica da aprile ad ottobre dalle ore 15:00 alle 19:00, previo appuntamento ai seguenti recapiti: 338 4395585 Sig. Aldo – +39 0174 60233 Sig. Lino.
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