Diciamolo con orgoglio: Papa Francesco piace. E piace perchè nelle sue vene scorre sangue piemontese. I suoi modi di fare, la sua spontaneità, l’ immediatezza dei suoi gesti sono tipici della nostra gente.
Mio papà, langarolo purosangue, anche se si poteva permettere un paio di scarpe nuove, si faceva sempre risuolare i tacchi per fare ancora una stagione. Non si sarebbe mai fatto portare la valigia da nessuno, se la portava sempre da solo. Il conto lo pagava lui, di tasca sua. Avrebbe scelto di vivere sempre in un appartamento con la famiglia e non da solo, anche se in un palazzo lussuoso. Insomma, proprio come Papa Francesco che ha stupito il mondo perchè usa le vecchie scarpe di quand’ era vescovo di Buenos Aires, perchè si è portato a mano la valigia in aereo, perchè ha saldato il conto del residence dove ha alloggiato durante il Conclave, perchè vive in Santa Marta insieme ai confratelli e non da solo negli appartamenti pontifici. Piccoli esempi di piemontesità.
Ma, certo c’ è un ma….Il Piemonte sembra non accorgersi di avere un Papa che arriva dalle nostre terre. Il turismo religioso è una delle maggiori fonti di reddito per tante zone del mondo. Si pensi quel che accadde a San Giovanni Rotondo per Padre Pio, a Medjugorie, e in tanti altri luoghi di santi o di santuari. Da noi, per il momento nulla. Che io sappia è stato intitolato a Papa Francesco un vigneto a Portacomaro d’ Asti. Null’ altro! Eppure sono sicuro che ci sarebbero migliaia di turisti- pellegrini che arriverebbero a frotte per vedere dove sono nati gli antenati della famiglia Bergoglio.
Il mio potrà apparire un discorso blasfemo, ma in un momento di crisi come l’ attuale, mi permetto di suggerire – a livello istituzionale e a livello di imprenditoria privata – questa grande opportunità per attrarre gente e far girare l’ economia locale. Pensiamoci e magari prepariamoci per l’ anno prossimo quando milioni di pellegrini arriveranno a Torino per la Sindone, e verrà anche lui, Francesco: proporre in tour nei luoghi d’ origine del Papa sarebbe un successo. Ne sono sicuro.
Read More »