Innovazione nel solco della tradizione. E’ questa la ricetta del ristorante La Credenza, di San Maurizio Canavese, in provincia di Torino. Aperto nel 1991 ha ormai superato i 30 di vita e da quindici anni riceve, regolarmente e senza interruzioni, il riconoscimento della Stella Michelin.
“Sempre al passo con i tempi, abbiamo cambiato gli arredi, le tecniche e il personale – spiega Giovanni Grasso, titolare – si si chiama La Credenza non per ricordare il mobile di casa, ma perchè La Credenza, nel Medioevo, era il luogo dove si ritrovava la comunità con i nobili per fare feste e per discutere i problemi più urgenti. Noi vogliamo che il nostro locale sia un po’ così, il ritrovo della comunità”.
Ultimo grande investimento, nell’ estate scorsa, il rifacimento completo della cucina con attrezzature ultramoderne. Ma l’ innovazione nel solco della tradizione è anche nei prodotti usati per i piatti del menù della credenza, a cominciare dalle verdure dell’ orto che qui a San Maurizio Canavese sono a cm zero.
Innovazione, come dicevamo, è anche nel personale con un sommellier che arriva addirittura dal Giappone, il giovane Takè.
E’ giunto il momento di passare ai piatti. Al centro del menù, ovviamente, i classici della cucina piemontese rivisitati alla moda della Credenza di San Maurizio Canavese
L’ innovazione passa infine per la tecnologia con il menù e la scelta dei vini che possono essere fatti dai clienti su carta ma anche su tablet. “E da più di 30 anni la clientela e la critica ci premiano con il loro affetto e la frequentazione del nostro locale nel cuore di San Maurizio” conclude Giovanni Grasso
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