Fresh raw beef on cutting board

VIVA LA CARNE ROSSA PIEMONTESE

by • 20 agosto 2022 • CINQUE SENSIComments (20)11120

Non  ne faccio un uso quotidiano e nemmeno smodato , ma non smetterò mai di mangiare la Salsiccia di Bra, i Salami, i prosciutti, insomma la carne rossa. Anzi vorrei capire cosa c’ è dietro certe campagne mondiali che non fanno che danneggiare il nostro made in Italy. Il consumo di carne in Italia è di 78 chili a testa. Cifra ben al di sotto dei 125 chili a persona degli Stati Uniti o dei 120 chili dell’Australia. Oltretutto, gli italiani vantano un primato per la longevità, con 85 anni per le donne e 80 per gli uomini, da cui emerge che la carne Made in Italy è più sana ed ottenuta nel rispetto dei rigidi disciplinari di produzione Doc che assicurano il benessere e l’alimentazione degli animali.

In particolare credo che gli allevatori e i produttori del nostro Piemonte siano da difendere e sostenere.

La carne Piemontese per la tracciabilità e la qualità da cui è contraddistinta, è ottima anche sotto il profilo nutrizionale  e recenti studi confermano l’elevato valore nutritivo che la rende un alimento indicato per i bambini e gli anziani, per l’apporto di proteine nobili, la bassa concentrazione di colesterolo, la scarsità di grassi.

La razza Piemontese ha dimostrato superiorità in termini dietetici, rispetto alle altre carni. Per l’elevata presenza di acidi polinsaturi, la carne del classico fassone si avvicina a quella di molti pesci che, grazie a questa caratteristica, hanno trovato il loro spazio nella dieta mediterranea, da tutto il mondo considerata la più salutare.

La carne bovina prodotta in Piemonte è assolutamente sicura e non può in nessun modo essere accostata a pericolose sostanze cancerogene.

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20 Responses to VIVA LA CARNE ROSSA PIEMONTESE

  1. Antonella scrive:

    Condivido integralmente le affermazioni di questo articolo. Sto detestano ogni giorno di più il sensazionalismo di cui si nutrono i nostri quotidiani, neppure fossero dei rotocalchi di pettegolezzi. Non è notizia di oggi che la carne rossa possa creare problemi se consumata in grandi quantità ma, come sottolineano le statistiche, il consumo pro capite nostrano è lontano da quello statunitense ed allora sarebbe meglio se la grancassa si battesse la e non qui…a meno che… a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina, dicevano i vecchi.

    • gandolfo scrive:

      grazie antonella…anche io vorrei sapere cosa c’è sotto..

    • dario scrive:

      Certe notizie rischioano solo di creare panico generalizzato, che rischia di avere contraccolpi su una parte importante della nosgtra economia e di nuocere al lavoro di opttini professionisti, Ci sono ben altre cose molto più importanti su cui focolarizzare l’attenzione

  2. elena scrive:

    Anche io condivido pienamente.io da Rivoli vado a prenderla fino a Bra ed anche le carni rosse perché sono di livello. Ovviamente senza esagerare!!!

  3. enrico scrive:

    Lo studio dimostra come qualsiasi altro studio precedente, che un consumo elevato di carni rosse sia collegato a tumori dell’apparato digerente; quindi non capisco perchè pensare al “complotto” – il sito Italiano della lotta contro il cancro è molto chiaro a riguardo http://www.airc.it/cancro/disinformazione/proteine-origine-animale-salute/

  4. Luigi Cubeddu scrive:

    L’apporto di proteine e necessario e le carni servono proprio a questo. L’importante è assumerle con moderazione e, se possibile, sempre di buona qualità certificata. W le carni piemontesi!

  5. Ivo scrive:

    SCUSATE MA LO SAPETE CHE IN QUESTI GIORNI LE MULTINAZIONALI AMERICANE STANNO OBBLIGANDO LA COMUNITÀ EUROPEA A REINTRODURRE I GRASSI IDROGENATI E GLI OGM COSÌ SPUTTANANDO LA NOSTRA CARNE IMMETTERANNO SUL MERCATO LE LORO PORCATE PIÙ SEMPLICEMENTE E LE MULTINAZIONALI FARMACEUTICHE AVRANNO NUOVI CLIENTI PERCHÉ NOI X LORO SIAMO SOLO SOLDI!!!!!!

  6. Sonia scrive:

    Tutto, se portato all’eccesso, fa male.
    Sono dell’idea che alla base dell’alimentazione, come di ogni cosa che concerne la vita, ci voglia il Buonsenso (questo sconosciuto).

  7. Marco scrive:

    Gli Italiani sono piu longevi risepetto ad altri popoli che consumano meno carne quindi la carne italiana non è cancetogena e gli animali italiani vivono bene ed hanno un alimentazione controllata?
    ora… visto che la logica è qualcosa di reale e concreto a differenza delle argomentazioni portate da questo articolo…
    1) la longevità di un popolo è influenzata da una miriadi di fattori… non solo dal cosumo o qualità della carne
    2) il benessere animale non ha nulla a che fare con la longevità umana.
    3) gli italiani erano piu longevi pure quando non molti anni fa gli animali venivano nutriti con farine prodotte dalle carogne di altri animali. Il termine mucca pazza vi dice qualcosa?
    se proprio volete cintinuare a nutrirvi di sofferenza e violenza, abbiate almeno il coraggio di dirlo, senza scrivere pagine di cazzate che nn stanno ne in cielo ne in terra

    • gandolfo scrive:

      Egregio signor Marco, Sicuramente non sono preparato quanto lei, ma almeno non insulto…

    • Pat scrive:

      Adoro nutrirmi di sofferenza e violenza alla griglia. possibilmete accompagnata da disgustose salsine. L’ho detto! E alla fine dei miei giorni, chiuderó gli occhi e moriró…come tutti.

  8. Gian scrive:

    Che gli ammalati di tumore crescano in modo esponenziale è un dato di fatto. L’ambiente in cui viviamo è ormai pesantemente inquinato (aria, acqua, suolo e quindi cibo). Nell’industria alimentare vengono usati additivi pericolosi. Non bisogna sottovalutare gli allarmi dell’OMS.
    Per rimanere in tema, sottolineo che l’allarme dellOMS riguarda le carni processate (insaccati e carni conservate). Per la conservazione degli insaccati e delle carni conservate vengono usati i nitrati e i nitriti, sicuramente cancerogeni. I nitrati e i nitriti sono ammessi per legge: Reg. CE n. 1129 del 11 novembre 2011. Questo i media in genere evitano di dirlo, Esistono tuttavia in commercio insaccati che non contengono nitrati e nitriti, basta informarsi. Riguardo la salsiccia di Bra, si tratta di un preparato a base di carne fresca, non di un prodotto a base di carne e quindi non contiene nitrati e nitriti (vedere il disciplinare di produzione). Come veterinario pubblico per 25 anni ho controllato quel prodotto, lo posso quindi confermare.

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