La caratteristica più originale di Canelli è anche la meno visibile, le cosiddette Cattedrali Sotterranee.
Le quattro Cattedrali Sotterranee attualmente visitabili sono le cantine storiche di altrettante blasonate Case vinicole: Bosca, Contratto, Coppo e Gancia, le quali aprono ai visitatori le proprie cantine in occasione delle principali manifestazioni canellesi.
Io ho visitato le Cantine Contratto e le Cantine Bosca, le più antiche: risalgono infatti al 1831. Scendendo sottoterra, respiri davvero la storia fra filmati e testimonianze dirette di canellesi che hanno lavorato presso questa prestigiosa casa vinicola. Giochi di luci, suoni, opere d’ arte esposte ti trasportano in un mondo lontano e arcaico, ma carico di umanità. Quelle mura trasudano del lavoro di migliaia di uomini e donne.
Si tratta di chilometri di tunnel e gallerie scavati, direttamente nel tufo delle colline tra il XVI ed il XIX secolo. Solo in questi spazi, i cui silenzi richiamano appunto l’atmosfera che si può trovare in antiche cattedrali, con la protezione di una terra millenaria, si potevano trovare giusta temperatura e umidità costante ideali per affinare vini e spumanti pregiati che ancora oggi qui maturano in attesa di conquistare le tavole di tutto il mondo.
Da qui è partito il progetto che ha contribuito al riconoscimento dei Paesaggi Vitivinicoli Piemontesi quale 50° sito Unesco in Italia eletto a Patrimonio dell’Umanità. Un riconoscimento che ha identificato l’unicità del rapporto secolare tra vitivinicoltura ed industria vinicola, che ha integrato natura e lavoro dell’uomo.
Luoghi magici, da vederre, visitare, respirare per capire davvero la storia del nostro Piemonte e l’ amore per la terra e per i suoi vini.
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