Non c’ è niente di meglio nelle giornate calde che bere un bel bicchiere d’ acqua fresca…Già l’ acqua, un tema che è tornato fortemente d’ attualità.
E quella dell’ acqua sarà la grande sfida del futuro. Secondo alcuni studi nel 2030 il 47% della popolazione mondiale vivrà in aree con problemi di scarsità idrica.
Ma non è solo questione di mutamenti climatici, molto dipende anche dall’ uso che ne facciamo. Bastano alcuni dati. Un essere umano per sopravvivere ha bisogno di 4 litri di acqua al giorno. Ovviamente ne usiamo molta di più: il consumo medio quotidiano di una famiglia italiana si aggira attorno ai 165 litri, cioè circa 40 litri a testa. E la situazione idrica complessiva si fa ancora più critica: la quantità di acqua dolce utilizzata per produrre beni e servizi è pari a 132 miliardi di metri cubi l’anno, 6.309 litri pro capite al giorno.
Dipende soprattutto dalle nostre abitudini. Abbiamo aumentato i consumi di carne (una bistecca da 3 etti costa 4 mila litri di acqua) ma siamo anche passati dal pollo ruspante al wurstel, dalla ricotta con latte di pecora al pascolo ai latticini provenienti da allevamenti intensivi che ovviamente consumano molta più acqua. L’Italia è al vertice dei consumi pro capite, dopo Stati Uniti, Canada e Australia.
Il 70% dell’oro blu viene impiegato in agricoltura, il 20% dall’industria e il 10% per uso domestico. E non si può dimenticare che la nostra rete idrica è fra le peggiori fra tutte le nazioni industrializzate: per ogni litro d’ acqua che viaggia nelle nostre tubature, più di un terzo va disperso.
Dati allarmanti…forse. Ma è meglio pensarci durante le interminabili docce che facciamo ogni giorno, quando lasciamo i rubinetti aperti per andare a rispondere al telefono, quando anziché innaffiare i nostri vasi sul balcone li facciamo diventare piante acquatiche…
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