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NESSUNA GIUSTIZIA PER LA PICCOLA MATILDA

by • 10 gennaio 2019 • COSE NOSTREComments (0)2084

La piccola Matilda fu uccisa nella sua casa di Roasio, in provincia di Vercelli, nel luglio del 2005. In quella casa, insieme con la bimba di 23 mesi, c’erano la mamma Elena Romani e il fidanzato della donna, Antonio Cangialosi. Nessun altro. Dopo 13 anni quella morte resta un mistero. La madre è già stata assolta in via definitiva. Per Cangialosi anche l’accusa, per bocca del procuratore Tatangelo, ha chiesto l’ assoluzione perché è impossibile provare che sia stato lui, e non la compagna Elena Romani, ad uccidere. E il 21 dicembre è arrivata l’ assoluzione definitiva.

Insomma, nessun colpevole per il brutale omicidio di Matilda, uccisa con un violento calcio alla schiena che le aveva spappolato gli organi interni. Eppure in quella casa c’ erano soltanto la bambina, la mamma e l’ uomo. Sono stati gli alieni? Oppure si è suicidata con un fortissimo calcio alla schiena?
Così funziona la giustizia in Italia, a volte. Siccome non è possibile stabilire il vero colpevole si assolvono entrambi. Altre volte, invece, si arriva ad una condanna totalmente indiziaria.

E qui ritorna l’ annoso e mai risolto quesito: meglio un colpevole in libertà o un innocente in carcere? Io non ho una risposta certa, ma ogni volta che vedo la foto della piccola Matilda è come se mi arrivasse un pugno nello stomaco.

 Beppe Gandolfo

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