Un libro per chi ancora crede nel motto “volere è potere”.
Salvo Anzaldi è un giornalista, tifoso interista e amante di Bruce Springsteen. Salvo è emofilico: qualsiasi urto, ogni piccola caduta, una botta e le articolazioni hanno versamenti sanguigni, si gonfiano, le cartilagini si frantumano e il dolore aumenta. Un’infanzia terribile, la scoperta ritardata della malattia, corse continue ai pronto soccorso. La passione per il gioco del pallone che si trasforma sempre in un trauma. Interventi chirurgici, protesi in titanio, lunghe degenze, pesanti percorsi di riabilitazioni.
Il 1 novembre 2015 Salvo, però, è uno dei 5 ragazzi emofilici che corrono la Maratona di New York, un’impresa mai riuscita prima d’ora. Sei ore, 0 minuti e 17 secondi, una media di 8 chilometri all’ora. E’ il tempo di Anzaldi. “Sofferente e forse piangente, sulla finish line ritrovo il mio solito aplomb – scrive in questo bel libro biografico – la foto ufficiale al traguardo mi sorprende con il pugno sinistro alzato e un sorriso sobrio”.
Un volume da leggere tutto d’un fiato come Salvo ha corso i 42 chilometri a New York. La malattia, la vita e il trionfo di questo giovane giornalista sono punteggiate dalle cronache (soprattutto calcistiche e musicali) degli anni ’70-80-90 e 2000. E’ la storia di tutti noi narrata da uno che ha sofferto molto, un bambino a cui avevano raccomandato di “non correre”, ma che alla fine ha corso la maratona più famosa del mondo.
“NATO PER NON CORRERE”
Salvo Anzaldi
CasaSirio Sciamani editore – 16 euro
UN VACCINO SENZA PRIVILEGI NE’ PRIVILEGIATI Next Post:
UN PIEMONTE SENZA BAMBINI?