Benvenuti a Torino, anzi benvenuti in Barriera di Milano, teatro e protagonista di “Lontano da casa”, ultima opera letteraria di Enrico Pandiani, edito da Salani.
La Barriera di Milano è uno dei quartieri più popolati e popolari quartieri della nostra città. Da sempre approdo per i flussi migratori che hanno reso vivace e diversa la storia di Torino, racchiude in sé un’infinita ricchezza culturale fatta di tradizioni e contaminazioni e un altrettanto e ugualmente infinita raccolta di problematiche legate ai difficili percorsi di integrazione.
Proprio qui, proprio in questo quartiere che è prima casa, per chi è effettivamente lontano da casa, Pandiani decide di ambientare una tagliente, cruda, ma avvincente quanto entusiasmante storia.
Due donne ne sono il motore: Jasmina Nazeri, ragazza di origine iraniana, che vive in Barriera e, insegnando italiano agli immigrati, ha una profonda conoscenza di luoghi e persone e Pandora Magrelli, ispettore, spedita lì con provvedimento disciplinare, in cerca di riscatto per tornare a occupare il suo posto in centro città.
L’omicidio di un giovane di colore è la partenza di un viaggio che si snoderà tra rifugi di fortuna, centri d’accoglienza e ville in collina, fra traffici illegali e sparatorie. Un viaggio, ricco di colpi di scena, in una città caratterizzata da stridenti contraddizioni: da sempre incapace di accogliere, ma in grado di avere slancio e attenzione per i più deboli. Le due facce di Torino, come Jasmina e Pandora, la prima ha improntato la sua vita e le sue scelte sull’aiuto agli ultimi, la seconda è un condensato di insofferenza, scorrettezza, pregiudizio e intolleranza. Hanno in comune un’unica caratteristica, la fragilità.
Enrico Pandiani ha fatto centro, ancora una volta. Ci siamo oramai abituati alla sua scrittura pulita, lineare e mai banale e non ci aspettiamo niente di meno. Quello a cui personalmente non riesco a fare abitudine è la straordinaria capacità di indagare l’animo umano. Ma non solo, mette a frutto nella scrittura il mestiere di disegnatore, i suoi personaggi non sono mai solo tratteggiati o sfumati, anche chi appare solo per poche pagine, ha caratteristiche precise, che lo rendono vivo, come averlo davanti agli occhi.
Lontano da casa è un libro che si legge in una manciata d’ore, secco e asciutto come un colpo di frusta, e come tale, lascia il segno.
Patrizia Durante
LONTANO DA CASA
Enrico Pandiani
Salani Editore
€ 16,80
ADESSO TOCCA A NOI Next Post:
QUANDO IL SANGUE FA PIÙ IMPRESSIONE