Il Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand si estende per 3775 ettari, dai 1000 m del fondovalle ai 2600 dello spartiacque con la Val Chisone, sui comuni di Chiomonte, Exilles, Oulx, Salbertrand, Sauze d’Oulx, Pragelato, Usseaux. Moderne località turistiche si alternano a tradizionali borghi montani, dove la natura è ancora autentica ed è tangibile la secolare presenza dell’uomo. I trinceramenti dell’Assietta e il Forte di Exilles sono solo alcuni esempi di quella storia del territorio che è scritta sui libri, ma in ogni dove sono evidenti le tracce lasciate dal lavoro dell’uomo, testimonianza di secoli di sfruttamento delle risorse e dei sacrifici di povera gente. Un esempio tra tutti, il Trou de Touilles, un’opera idraulica unica nel suo genere, una galleria a 2000 m di quota realizzata in otto lunghi anni, a partire dal 1526, da Colombano Romean, scalpellino di Ramats, divenuto per l’Alta Valle di Susa il personaggio simbolo del duro lavoro in montagna.
Lungo un itinerario ad anello di circa 7 km (tempo di percorrenza 3 ore circa), antichi edifici, manufatti ed attrezzi in uso nella vita quotidiana si presentano al visitatore come esempi di un passato oggi tutto da scoprire. I numerosi siti ecomuseali, dalla ghiacciaia ottocentesca al mulino idraulico, dalla Parrocchiale con i suoi tesori al sito dedicato al Glorioso rimpatrio dei Valdesi, raccontano secoli di storia e di sfruttamento delle risorse del territorio e costituiscono punti dimostrativi di attività produttive effettuate con tecniche tradizionali.
Il Parco è stato istituito nel 1980 principalmente per proteggere la rigogliosa vegetazione ed in particolare le pregiate abetine e gli estesi larici-cembreti. E’ occupato per il 70% da boschi, e per il rimanente 30% da pascoli e praterie di alta quota. Le oltre 600 specie vegetali censite creano una varietà di ambienti con una fauna anch’essa particolarmente ricca di circa 70 specie di uccelli nidificanti e 21 specie di mammiferi, tra le quali dominano cervi, caprioli e camosci.
Da sempre l’Ente Parco coniuga la tutela dell’ambiente con la conservazione e la valorizzazione della cultura materiale ed immateriale della propria comunità e dal 1996 gestisce l’Ecomuseo Colombano Romean lavoro e tradizione in Alta Valle di Susa. Dal 2012 fa parte del sistema di aree protette delle Alpi Cozie. Il suo territorio è inserito nella Rete Natura 2000 in base alle Direttive Habitat e Uccelli.
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