Fin dalla preistoria l’ uomo ha sentito il bisogno di comunicare con graffiti e disegni, poi con varie forme scritte a partire dai Sumeri 3mila anni Avanti Cristo. Oggi con gli emoticon siamo quasi tornati alla comunicazione dei graffiti dei disegni.
Alle porte di Torino, presso lo stabilimento Aurora in strada Abbadia di Stura, c’ è l’ Officina della Scrittura, un progetto museale che ci aiuta a percorrere la storia dell’ uomo attraverso il suo modo di scrivere, di comunicare con i suoi simili.
Dai graffiti trovati nelle grotte preistoriche si passa ai primi strumenti di scrittura, a cominciare dal calamo. Poi lo stiletto, la penna d’ oca, le prime stilografiche fino alle moderne penne a sfera o biro.
La penna stilografica è diventata oggetto di lusso, di prestigio: all’ Officina della Scrittura potete ammirare le 13 Regine, cioè 13 stilografiche che davvero hanno fatto la storia.
Poi con il progresso e la tecnologia irrompono le macchine per scrivere, le tastiere dei personal computer e infine gli smart phone. Tutti strumenti per scrivere sempre più velocemente. Anche se l’ amore per la bella scrittura, per lo scrivere elegante sembra non passare mai di moda.
Per questo la cara vecchia penna stilografica è sempre di moda. Alla Aurora di Torino lavorano 60 dipendenti che realizzano ogni anno circa 50mila molteplici strumenti per la scrittura, esportati in tutto il mondo.
La visita all’ Officina della Scrittura ci anche una riflessione. Scrivere a mano – sia con penne che con biro – è come viaggiare10 alla velocità del pensiero, quindi ci è permesso di riflettere su quello che scriviamo. Molto più che i whatsup.
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