Segnatevi questo vocabolo: “CAMBIAMENTO”. Sarà il più usato nei prossimi decenni. Cambiamento climatico, cambiamento energetico, cambiamento delle nostre abitudini, eccetera, eccetera.
Inutile nascondersi dietro un dito. Quel che sta accadendo in questo 2022, con uno dei più pesanti periodi di siccità a livello continentale, non è casuale e non sarà – purtroppo – isolato. Lo dicevano gli esperti da tempo con i loro allarmi inascoltati: il surriscaldamento del pianeta è irreversibile, la temperatura sale, non nevica più, i ghiacciai sono spariti e la pioggia – se cade – è a carattere torrenziale e porta più disastri che benessere. Tutti parlavano al vento e venivano derisi: paragonati a Greta Thunberg.
E invece sta accadendo proprio quanto avevano annunciato, come profeti nel deserto.
Ma l’ umanità continua a essere sorda e cieca. Continuiamo a sprecare acqua, a usare l’automobile per spostarci di 100 metri, a far girare i condizionatori a palla… “perché altrimenti muoio di caldo…”.
Il risultato? Un circolo vizioso che non fa che peggiorare l’ ambiente in cui viviamo.
Ma se non affrontiamo seriamente il cambiamento che pianeta lasceremo ai nostri figli? Cambiare modo di produrre nell’industria ma anche in quello di fare agricoltura. Cominciare a usare l’ acqua con raziocinio: ad esempio solo per bagnarsi e risciacquarsi quando facciamo la doccia o ci laviamo i denti e non lasciandola scorrere a fiumi.
Ogni italiano consuma 220 litri d’acqua al giorno, siamo in primi in Europa e tra i primi al mondo: complimenti!
07L’uso dell’auto? Forse la benzina a 2 euro al litro ci indurrà a qualche risparmio e andare più spesso a piedi, che fa pure bene alla salute. Condizionatori a palla d’ estate e caldaie al massimo d’inverno: tutto questo non ha futuro. Il cambiamento è d’obbligo.
A cominciare da ognuno di noi.
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