L’ insalata occitana o le uova alla neve. La minestra di castagne bianche e latte o la carpa marinata e brasata alle cipolle. Sono soltanto alcune delle “Ricette perdute del Pinerolese” che il settimanale L’ Eco del Chisone e la locale sezione di Slow Food propongono in un elegante volume di 120 pagine.
Una cucina, quella pinerolese, che si compone di contaminazioni con diverse culture, ma soprattutto vocata all’ eliminazione degli sprechi e alla valorizzazione dei cosiddetti ingredienti poveri. Una cucina di montagna con influenze valdesi, occitane, francesi; ma – come scrive Carlin Petrini nella presentazione del libro – c’è dietro questa riscoperta di piatti antichi una grande attenzione e passione per la salvaguardia anche culturale di un territorio.
Le ricette sono tutte riportate in forma autentica così come sono state scritte o tramandate verbalmente di madre in figlia, di generazione in generazione. Riscoprire, quindi, per non dimenticare e per valorizzare una biodiversità fatta di prodotti tipici delle Valli del Pinerolese.
Anche il titolo è emblematico: perchè questi piatti rischiano di andare perduti, raramente vengono proposti in ristoranti, trattorie e osterie della zona. Spesso invece vengono preparati in casa, in famiglia, proposti da mani sapienti di nonne che conservano e protano avanti questi ricordi gastronomici.
LE RICETTE PERDUTE
ECO DEL CHISONE E SLOW FOOD EDITORE
18 euro
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