Le Valli di Lanzo sono famose per il Ponte del Diavolo, per gli ameni paesaggi, per le montagne aspre e affascinanti, per i torcetti e le tome e per tante altre peculiarità turistiche ed enogastronomiche.
Sapevate, però, che in queste Valli, in provincia di Torino, c’è anche un’ importante foresta fossile, lungo le rive del fiume Stura? Personalmente no. E sono convinto che siamo in tanti ad essere all’ oscuro di questa curiosa realtà scientifica, studiata a lungo da ricercatori e docenti dell’ Università di Torino.
Un modo per scoprire questa Foresta Fossile è leggere l’ omonimo romanzo di Cristina Converso, edito da Buendia Books della giovane Francesca Mogavero. Un giallo con tanto di sparizioni, morti, inseguimenti, colpi di scena, ambientato proprio nelle Valli di Lanzo e in particolare attorno a quella foresta.
Cristina Converso è una giovane dottoressa forestale che lavora in qualità di tecnico ambientale per l’ Arpa, Agenzia regionale per la Protezione dell’ Ambiente. Ma dalla lettura delle 220 pagine del suo ultimo romanzo non emerge la fredda analisi della ricercatrice, bensì la suspense e quello stile del contrappunto, tipico del narratore noir. Dalla sparizione di un docente universitario proprio alla vigilia della presentazione della Foresta fossile si dipana un’ affannosa corsa lungo le impervie strade delle Valli di Lanzo per trovare la verità, nascosta proprio fra gli anfratti del corso del fiume Stura.
Completano il romanzo-giallo i contributi giuridici e scientifici del prof. Alessandro Crosetti e del prof. Edoardo Martinetto dell’ Università di Torino che ci aiutano meglio a capire cos’è una Foresta Fossile.
CRISTINA CONVERSO
LA FORESTA FOSSILE
BUENDIA BOOKS EDITORE
14,50 euro
UN PICCOLO MARKET IN OGNI COMUNE Next Post:
ROSSO RUBINO E GLI ACCIUGAI DI DRONERO