Roma, 31 mag. (askanews) - Vola il carrello della spesa. A maggio i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,8% su base mensile e dell'1,9% su base annua (in accelerazione da +1,2% registrato ad aprile). E' la stima preliminare dell'Istat.

	I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto salgono dello 0,8% in termini congiunturali e del 2,1% in termini tendenziali (in accelerazione da +1,4% del mese precedente).

SUPERMERCATI COME LUOGHI DI SFRUTTAMENTO

by • 18 aprile 2024 • COSE NOSTREComments (0)209

Qualche anno fa vennero annunciate, in pompa magna, le aperture di alcuni grandi centri commerciali per 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Quindi, anche a Natale, a Pasqua, a Capodanno e anche di notte. Proprio su queste colonne de “Il Punto” io scrissi che mai avrei fatto la spesa di notte e mai nei giorni festivi, perché consideravo quelle aperture una sorta di condanna allo sfruttamento per i dipendenti. Apriti cielo. Me ne dissero di tutti i colori. Ma va bene così…

A distanza di qualche anno, durante le passate festività di Pasqua e Pasquetta, le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo sciopero del commercio, sciopero che si ripeterà il 25 aprile, il Primo Maggio e così via. Sotto lo slogan “Chiuso per festeggiare”, l’obiettivo è “rispettare le feste per rispettare le persone”.

“Lasciare aperti i negozi nelle festività pasquali è un gesto in contrasto con i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”, hanno spiegato i sindacati. “Il commercio è da sempre uno dei settori più colpiti da un consumismo insostenibile, che vuole negozi sempre aperti e addetti costretti in un modello di società che non consente più di conciliare i tempi di vita e lavoro”.

Allora avevo visto giusto? Non me ne frega un bel niente.

Quel che ribadisco è che non farò mai la spesa di notte e nei giorni festivi.

Una sola eccezione. È giusto che alcuni esercizi commerciali restino aperti nelle località turistiche: sono i giorni in cui si realizzano i maggiori incassi, sarebbe sbagliato penalizzarli, ma per il resto no. Nessuna deroga nemmeno per i piccoli “banglamarket”, quelli gestiti da extracomunitari.

Ribadisco sono forme di sfruttamento, oltretutto sottopagate.

In fondo, anche Dio il settimo giorno si riposò…

 

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