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SCAFFALE: DON ACCORNERO E IL SUO DON LUCIANO ALLAIS

by • 16 dicembre 2022 • LUOGHI E LIBRIComments (0)1657

Erano gli anni in cui a Torino comparivano sui portoni e negli androni cartelli con la scritta “Non si affitta a meridionali”. Gli Anni Sessanta del cosiddetto boom economico ma anche quelli dell’ inizio delle discriminazioni e dei pregiudizi nei confronti dell’ immigrazione.

In quegli anni inizia ad operare a Torino don Luciano Allais, prete torinese originario di Giaveno, scrittore, autore di progetti innovativi per l’ accoglienza e protagonista delle 300 pagine del libro-biografia del sacerdote-giornalista don Pier Giuseppe Accornero, edito da Effatà Editrice di Cantalupa.

Personaggio schivo e riservato ma quantomai formidabile, don Allais considera gli immigrati, sia che vengano dal Veneto che dal Meridione, oppure dall’ Africa o dall’ Asia, dei “cittadini a tutti gli effetti” e la Chiesa non può costringersi in confini asfissianti. Per don Luciano “è un crimine far venire in Italia immigrati a migliaia senza offrir loro un tetto, un lavoro e servizi decenti: ciò significa scambiare l’ uomo per una macchina che si monta, si imballa e si spedisce”. E tutta la vita di questo sacerdote è dedicata a creare le condizioni affinchè Torino sia sempre la città più gradevole del mondo, la più simpatica, la migliore. Noi soli possiamo dire che non è vivibile, ma gli estranei devono dirci: è bella”.

PIER GIUSEPPE ACCORNERO

LUCIANO ALLAIS AMICO DEI CITTADINI IMMIGRATI

EFFATA’ EDITRICE

22 euro

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