Nelle ultime settimane, per vari motivi, mi è capitato di percorrere tutte le autostrade che attraversano il Piemonte e la Liguria. Ebbene, non c’è un solo tratto autostradale che non sia interessato da continui lavori, con cambi e restringimenti di corsia.
Nulla di nuovo sotto il sole.
E’ così da sempre, forse dal giorno successivo all’ inaugurazione.
Da quanti mesi ci sono cantieri fra Masone e Ovada, fra Asti Est e Asti Ovest, prima di San Giorgio Canavese, nei pressi di Ceva?… e così via. Ma quel che accade nei week end sulla Torino-Bardonecchia ha dell’incredibile. Intere gallerie chiuse da mesi e auto incolonnate per chilometri e chilometri che viaggiano su un’ unica corsia di marcia. Proprio nei giorni in cui il traffico è maggiore per la presenza di vetture e autobus carichi di turisti, sciatori e gitanti verso le località delle montagne olimpiche.
Non sono un ingegnere e non intendo insegnare a nessuno il mestiere: ma è proprio impossibile riaprire le gallerie almeno nei week end?
Tutti in coda a protestare e quando arrivi al casello trovi lo sconto o una riduzione del pedaggio? Ma nemmeno per idea, paghi per intero un servizio dimezzato.
Uno scandalo. E nessuna autorità interviene.
Incrociamo le dita e facciamo tutti gli scongiuri del caso. Non aspettiamo che accada la tragedia – come successo nelle Marche con la morte dell’ atleta paralimpico e dei suoi due figli – per correre ai ripari. Guarda caso anche lì l’incidente è avvenuto proprio in un tratto dove erano in corso lavori. E ora sono partiti gli esposti-denuncia contro le società che gestiscono le autostrade.
Sempre dopo che ci è scappato il morto.23
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