03La Valle Varaita si estende per circa 70 chilometri risalendo da Costigliole Saluzzo fino al Colle dell’Agnello, dove una strada panoramica che culmina ai 2744 m del valico la unisce alla valle francese del Queyras.
Il Monviso, piramide di roccia oceanica incombe sulla valle, ma la sua vista si perde quando i tornanti della strada principale si inerpicano verso i primi contrafforti. Il suo profilo inconfondibile riappare solo in quota, per regalare panorami indimenticabili.
Paesaggi straordinari si alternano: i dolci e fertili declivi del tratto iniziale si trasformano in paesaggi alpini, verdi pascoli e ripide praterie, vaste foreste di latifoglie e pinete di larici e cembri. Da sempre la valle cosiddetta “smeraldina” risplende nelle mille sfumature del verde della sua vegetazione rigogliosa.
L’intera valle è percorsa dal torrente Varaita, ricco di pesci e soprattutto di trote. Con un’estensione boschiva molto omogenea e fitta in tutta la sua superficie, la Valle Varaita ospita soprattutto il Bosco dell’Alevè che, con i suoi 825 ettari distribuiti tra i 1.500 e i 2.500 metri sul livello del mare, è la più grande estensione di Pino Cembro d’Italia e una delle più grandi d’Europa. Di notevoli dimensioni, ben 696 dei 825 ettari di bosco sono “in purezza”; esso si estende tra i comuni di Sampeyre, Casteldelfino, Pontechianale, spingendosi fino al confine con la Francia.
La gastronomia della Valle Varaita offre un’interessante carrellata di prodotti tipici locali, tra i quali primeggiano i formaggi freschi come i toumin dal Mel o stagionati come il gris e varie tome d’alpeggio a latte crudo
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