IL Macigno Bianco è il Monte Rosa o il Monte Bianco? Rocca di Sasso è un villaggio ai piedi del Monviso? Sebastiano Vassalli in questo suo romanzo non svela il mistero, ma chiunque – leggendolo – potrà immedesimarsi e dare la sua risposta.
La trama si snoda per quasi un secolo, dalla Prima Guerra Mondiale ai nostri giorni. Tutta in questo piccolo paese di montagna all’ombra del Macigno Bianco che però è la metafora della vita universale. Le storie dei suoi abitanti, all’apparenza semplici e anonimi, ma che invece sono la metafora dell’umanità intera. Il maestro Prandini, socialista, volontario in Guerra, mutilato, poi gerarca fascista e infine deputato. Anselmo, detto Ansimino, autista dal cuore grande e con l’intelligenza del fare pratico. Poi tanti altri, uomini, donne, preti, sindaci, ristoratori, albergatori, traditori, tutti con un proprio soprannome, com’era usanza in tanti villaggi del nostro Piemonte
Una storia corale di una comunità che segue passo passo le vicende della Storia (quella con la esse maiuscola) soltanto attraverso le notizie che arrivano con la corriera che ogni giorno arriva a Rocca di Sasso. La scrittura straordinaria di Vassalli pennella amori, tradimenti, pettegolezzi, lutti e aspre scene di guerra. Una guerra che vede contro – inconsapevoli e involontari – gli abitanti delle due valli che scendono dal Macigno Bianco. Due popoli simili, fors’anche amici, ma che le assurde logiche del conflitto bellico mettono contro, seminando dolore e morte.
Storie commoventi e coinvolgenti, punteggiate dalla parlata tipica del dialetto montanaro delle valli piemontesi.
SEBASTIANO VASSALLI
LE DUE CHIESE
BUR RIZZOLI o GEDI EDITORE
STELLANTIS A TERMOLI, MIRAFIORI DESERTA Next Post:
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