CANTINERISSO

CANTINE RISSO, UN MIX DI SAPORI E NOSTALGIE

by • 6 gennaio 2024 • CINQUE SENSIComments (0)771

Per chi è stato adolescente negli anni 70, era uno dei luoghi privilegiati per rifugiarsi quando si marinava la scuola. Il nome stesso – Cantine Risso – dava il senso dell’ evasione, della fuga, del proibito. E poi il luogo, un po’ nascosto, lungo corso Casale, ai piedi della collina di Torino, poco distante dalla casa di Emilio Salgari, insomma il luogo perfetto per nascondersi e vivere ore spensierate con un tagliere, una chitarra e del buon vino a poco prezzo.

 

Negli anni 80 la famiglia Veronese ha rilevato quel locale e lo ha fatto diventare uno dei locali più rinomati della cucina piemontese. Anche se ha voluto mantenere lo stesso inconfondibile nome. Una piccola insegna per un grande locale, insomma un marchio, un brand.

Aperto 7 sere su 7, 365 giorni l’ anno, e a pranzo anche nei festivi. Spesso con serate musicali o a tema (funghi, bolliti, bagna cauda), ma soprattutto attento ai tiratardi. Dopo teatro e dopo cinema passate e troverete sempre un tagliere o una fetta di torta con del buon vino e a servirvi una brigata giovane 12 dipendenti tutti sotto i 30 anni

E in cucina Loredana Fiorio, un nome nella ristorazione torinese, una delle fondatrici dell’ Associazione Cuochi della Mole

Alla Cantine Risso c’è un’ attenzione particolare ai nuovi gusti e alle nuove tendenze, non mancano i piatti e i menù gluten free e quelli senza latticini.

un pergolato e tavoli all’ aperto, in estate una vera oasi

Ma chi ha i capelli un po’ brizzolati, varca la soglia delle Cantine Risso e viene immediatamente avvolto da nostalgia e melanconia per quelle giornate, in gioventù, trascorse su quei tavoloni a sognare un mondo migliore

 

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