Inversion

Torino capitale della birra

by • 10 luglio 2021 • CINQUE SENSIComments (13)14890

Bosio & Caratsch è il nome del primo birrificio nato in Italia. Era il 1845 e lo stabilimento apriva i battenti, grazie a Giacomo Bosio, in via della Consolata. A Torino.

Il motto era: Bona cervisia laetificat cor hominum, la buona birra allieta il cuore degli uomini. Già nel 1870 il birrificio venne trasferito in Borgo San Donato, in corso Principe Oddone, 81. Proprio questo borgo divenne il luogo d’eccellenza dei birrifici torinesi per la possibilità di sfruttare le acque del Canale di Torino, una deviazione del Canale della Pellerina. Le sue acque erano descritte all’epoca come: “Purissime, leggere e dolci, poco soggette a sbalzi di temperatura nonostante il susseguirsi delle stagioni”. Il canale forniva quindi la materia prima per produrre la birra, ma anche energia a basso costo, proprio per questo oltre a concerie e fabbriche di dolciumi, sorsero anche i due birrifici più antichi della città. Oltre al già citato Bosio e Caratsch , non possiamo dimenticare lo stabilimento della Metzger che veniva inaugurato nel 1862 sulla via del Borgo, l’attuale via San Donato, al numero 68. Lo slogan era ed è famosissimo, perché riportato in auge da Renzo Arbore in una pubblicità di qualche anno fa: “Chi beve birra campa cent’anni”.

Il consumo della birra a Torino era piuttosto usuale e di antica tradizione ma, ancora per tutto l’800, fu considerata una bevanda di lusso, ben lontana dall’essere consumata con frequenza da tutti. Prima dell’insorgenza dei birrifici nazionali, gran parte della birra consumata in Italia, proveniva dalla Francia, dall’Inghilterra e dalla Germania, paesi con antica tradizione e patria dei Mastri birrai. I primi produttori italiani si ispirarono quindi al modello tedesco, sovente annoveravano, tra le maestranze, operai specializzati e ingegneri tedeschi. Accanto al corpo dello stabilimento, quasi sempre sorgevano ampie aree destinate alla degustazione, veri e propri saloni arredati e decorati con gusto, adatti ad accogliere una clientela raffinata ed esigente. Piero Fenoglio, un maestro del Liberty, diede il suo contributo all’ampliamento dello stabilimento di Bosio & Caratsch, suo era il progetto della ciminiera che svettava sul complesso. Qui si svolgeva ogni anno la Oktoberfest e nel 1887 venne installata la prima caldaia a vapore poiché l’acqua del Canale non riusciva a fornire energia sufficiente per la produzione in crescita costante. La birra Bosio & Caratsch era nota per il suo metodo di lavorazione che utilizzava solamente luppolo e orzo, senza aggiunta di alcool. La birra veniva poi sterilizzata e resa adatta per l’esportazione, poteva infatti resistere fino a sei mesi a temperatura ambiente.

L’ultimo dei maggiori birrifici torinesi fu quello di Boringhieri &C. Fondato da Andrea Boringhieri nel 1876, si trovava in corso Vittorio Emanuele II all’altezza di piazza Adriano, questa zona avrebbe poi ospitato il macello, il foro boario e le carceri. L’edificio tagliava corso Vittorio impattando sullo scenario delle Alpi che i torinesi tanto amavano e amano. Fin dagli anni ’20 iniziò la lunga diatriba tra chi proponeva di abbattere il birrificio e chi invece voleva mantenerlo attivo. La questione fu risolta solo negli anni ’50 quando l’azienda chiuse i battenti e la fabbrica fu abbattuta. Solo allora corso Vittorio divenne quell’arteria importante che possiamo percorrere oggi.

Sull’onda del successo delle fabbriche cittadine, molti piccoli birrifici si diffusero sul territorio regionale, una citazione è dovuta al birrificio G. Menabrea e figli di Biella e ai Fratelli Metzger di Asti.

Il successo di questa antica bevanda è iniziato quindi nella nostra città, grazie all’impegno di industriali illuminati e grandi architetti, ma la passione del Piemonte per la birra non ha conosciuto battute d’arresto. Negli anni sono cambiati i marchi e le località di produzione, gli antichi birrifici hanno però gettato le basi per quelli che sono gli attuali produttori e che tutt’ora si distinguono per l’elevata qualità. Sono infatti 102 le etichette di birra artigianale censite nella nostra regione, tra loro alcuni nomi noti a livello nazionale come la San Michele di Sant’Ambrogio di Susa o la Baladin di Piozzo, che fa impazzire il palato dei migliori chef.

E adesso tocca a voi descriverci la vostra birra artigianale preferita, e anche il pub dove gustarla.

Patrizia Durante

****Condividi

Related Posts

13 Responses to Torino capitale della birra

  1. federico scrive:

    Ma la tradizione brassicola in città a Torino non è sparita. E’ stata ricuperata per primo dal Birrificio Torino di via Parma, poi dal Birrificio La Piazza, proprio in Borgo San Donato di fronte dove era la citata Metzger e con un nuovo locale di spillatura in via dei MIlle dove si racconta la storia dei birrifici torinesi e Birrificio San Paolo, nell’omonimo borgo. L’ultimo arrivato, sempre in Borgo San Donato, Blackbarrels, affinatore di birra in botti.

  2. Ettore scrive:

    Uno lo conosco, è un pò fuori Torino e magari è già affermato ma lo seganolo lo stesso:
    Birrifico Artigianale Parsifal, Maestro del Gusto 2013-2014
    Dal loro sito: “Comoda da raggiungere e, perché no, da visitare, visto che siamo a mezz’ora da Torino sulla Provinciale della Valcerrina tra Gassino e Chivasso.
    PARSIFAL offre interessanti opportunità di gusto a tutti coloro che amano la birra artigianale nella sua essenza di prodotto naturale, non pastorizzato, vivo nel bouquet sprigionato durante la spillatura. La capacità produttiva è di 6 hl per cotta con un impianto tecnologicamente adeguato alle esigenze creative del mastro birraio.”

  3. Rosita scrive:

    A parte la nostra MENABREA che pensavo fosse la più vecchia birra italiana (1846) e non così piccola, nel biellese abbiamo molti birrifici.
    Ecco l’elenco di quelli più frequentati (a me piace molto il BIRRIFICIO ARTIGIANALE JEB, ottima tappa scendendo da Bielmonte):

    BIRRIFICIO ARTIGIANALE BEER IN
    Indirizzo: Via Chiesa, 31
    Località: Portula
    CAP: 13833
    Comune: Portula (BI)
    Email: info@birrificiobeerin.it
    Sito Web: http://www.birrificiobeerin.it

    BIRRIFICIO ARTIGIANALE JEB
    Indirizzo: Frazione Zegna, 42
    Località: Trivero
    CAP: 13835
    Comune: Trivero (BI)
    Email: birra.jeb@libero.it
    Sito Web: http://www.birrificiojeb.it

    BIRRIFICIO ARTIGIANALE MOMPOLINO
    Indirizzo: Cascina Palazzo
    Località: Villanova Biellese
    CAP: 13877
    Comune: Villanova Biellese (BI)
    Cellulare: 328-7663390

    BIRRIFICIO ARTIGIANALE UN TERZO
    Indirizzo: Via Vardese, 10
    Località: Candelo
    CAP: 13878
    Comune: Candelo (BI)
    Email: info@birrificiounterzo.it
    Sito Web: http://www.birrificiounterzo.it

  4. Lara scrive:

    Fate un salto in Val Sangone… Il birrificio Aleghe produce a Coazze e potete degustare la birra artigianale prodotta con l’acqua di montagna presso la birreria Gambrinus di Avigliana

  5. Alberto scrive:

    Ciao a tutti. Non si può trascurare e non provare la birra che potrete trovare al birrificio SoraLamà di Vaie in Valsusa. La potete trovare anche presso i Mac Bun. Assolutamente da provare ora che ha riaperto.

  6. Patrizia scrive:

    Ottima birra prodotta a Rivoli é la GILAC.
    É possibile gustarla in vari gusti con sfumature particolari.
    La bottiglia si presenta in uno stile moderno, colori accattivanti distinguono i vari gusti.
    É possibile gustarla presso il locale che si trova a San Salvario in Via Belfiore 43. “THE MOON”

Rispondi a gandolfo Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *