Abbiamo appena salutato il 2019. Un anno che è stato, per il Piemonte, l’ anno del cambiamento.
A cominciare dal cambio alla guida della Regione. Dopo anni di governo di centrosinistra, il giovane albese Alberto Cirio, a capo di una giunta di centrodestra, si è insediato in piazza Castello prendendo il posto di Sergio Chiamparino. Sei mesi di nuova guida politica segnati, nelle ultime settimane, dalla batosta dell’ arresto dell’ assessore Roberto Rosso. Cambiamenti radicali anche in quei mille comuni piemontesi dove si è votato per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali. Staremo a vedere.
Il cambiamento ha investito anche la Fiat-Chrysler, andata a nozze con il gruppo francese Peugeot-Citroen-Opel. Tutte da scoprire le implicazioni che questo matrimonio porteranno al sistema industriale del Piemonte e dell’ Italia.
Per quel che riguarda la TAV dopo anni di parole, manifestazioni, discussioni, scontri, polemiche… adesso si cambia rotta. Si deve andare avanti: a questo punto fermare i cantieri costerebbe di più che proseguire i lavori per il tunnel del Moncenisio. Sulla vicenda Tav è caduto, in estate, il governo giallo-verde, ma la notizia delle nuove gare di appalto in partenza ha portato consensi e soddisfazione nel Piemonte che produce.
Una regione che cambia obiettivo sportivo. Dopo essere stata esclusa e tagliata fuori dall’ organizzazione delle Olimpiadi Invernali del 2026 che sono andate a Milano-Cortina, Torino si è aggiudicata le ATP Final di Tennis per 5 anni a partire dal 2021. Una magra consolazione o una vittoria? Lo scopriremo solo vivendo.
In tutti questi mutamenti, non cambia la nostra voglia di raccontare il Piemonte. Buon 2020
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