Nel 2002 a Mirafiori lavoravano circa 45mila dipendenti Fiat, oggi sono meno di tremila. Inoltre, dal 2008 a Torino si sono persi 9.000 posti di lavoro nel settore auto, 46.000 in Piemonte dove sono passati da 107.000 del2007 a 61.167 nel 2018. La produzione e’ scesa dalle 218.000 unita’ del 2006 a 21.000. Insomma, la storia dell’ auto (e dell’ indotto) nella nostra regione sta definitivamente scomparendo.
Cambiamo settore. L’ anno scorso l’occupazione nell’artigianato in Piemonte si attestava sui 240.986 lavoratori, di cui 131.724 autonomi e 109.262 dipendenti. Nel 2007 gli addetti, tra titolari e dipendenti, erano 313.533: in 12 anni c’ è stata una perdita di 72.567 occupati, pari al 23%.
Ma che lavoro faranno, domani, i nostri figli? E chi pagherà le nostre pensioni, ammesso che mai ci arriveremo? Sono domande che dovrebbero tormentare tutti i nostri governanti e costituire l’ agenda politica quotidiana, a livello nazionale e a livello locale. E invece non se ne sente parlare, mai.
Le nuove generazioni del Piemonte saranno tutte dedite al turismo, all’ enogastronomia? Avremo eserciti di chef, sommelier, guide, albergatori? Non credo proprio. Saranno tutte impegnate nelle nuove tecnologie e nell’ innovazione? Me lo auguro, ma non credo che questi settori porteranno tanta occupazione.
Ma noi abbiamo già risolto il problema. Non facciamo più figli e così chissenefrega del futuro. Povera Italia e povero Piemonte.
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