Sono soprattutto tre gli eventi che, da sempre, hanno cambiato il corso della storia: le guerre, le rivoluzioni, le carestie-epidemie. Quindi ci troviamo di fronte a una delle condizioni che potrebbero modificare il corso della vita dell’ Umanità negli anni futuri.
Purtroppo ho una strana sensazione per quel che riguarda il nostro futuro. Quel giorno – speriamo prossimo – quando, cioè, avremo trovato il vaccino o quantomeno la cura per sconfiggere il Covid-19 e potremo reimpostare la nostra vita, lasensazione e il timore che i ricchi di ieri saranno ancora più ricchi, domani. Mentre i poveri ancora più poveri.
Non mi riferisco ai provvedimenti governativi. Non è solo una prospettiva italiana, ma mondiale. E’ stato così dopo la Seconda Guerra Mondiale. E sarà così anche nel Ventunesimo secolo. Recentemente ho rivisto il capolavoro di Bernardo Bertolucci, il film “Novecento”. La storia di due ragazzi, Olmo e Alfredo: il primo figlio di braccianti sfruttati, il secondo rampollo di ricchi proprietari terrieri. La storia si snoda attraverso due guerre, la fame, le lotte contadine e partigiane. Alla fine Olmo resta contadino e Alfredo continua a essere “il padrone”.
Chi, prima di questa pandemia, aveva proprietà, un lavoro e ricchezze si ritroverà – magari un po’ ferito e acciaccato – nella medesima condizione. Chi viveva con il minimo di pensione, disoccupato o con qualche lavoretto in nero, chi faceva fatica ad arrivare a fine mese…si ritroverà come prima, se non peggio.
Tanto per fare un esempio, le grandi catene di alberghi, i ristoranti di lusso, gli chef titolati e stellati, tra qualche settimana tireranno nuovamente su le serrande. Magari ridurranno il numero dei coperti, ritoccheranno i prezzi e a farne le spese sarà qualche cameriere o aiuto-cuoco che verrà lasciato a casa. La bottega di paese o di quartiere, la tavola calda, il piccolo bar a conduzione famigliare, chissà se riuscirà a riaprire e riprendere l’ attività?
E’ la legge del più forte, dicono. Ma questo significa che siamo stati capaci di andare addirittura sulla Luna, ma qui sulla Terra non abbiamo cambiato nulla. Accadeva così ai tempi dei Faraoni egizi e succede oggi, cinquemila anni dopo.
“La storia insegna che la storia non insegna nulla” scriveva Alessandro Manzoni e George Bernard Shaw ribadiva “l’esperienza insegna che gli uomini dall’esperienza non hanno mai imparato nulla.”
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