Paolo Giordano, l’autore de “La solitudine dei numeri primi”, ha scritto questo romanzo qualche anno fa. Leggerlo in questi giorni (quando le vicende dell’Afghanistan ci vengono messe quotidianamente sotto gli occhi) assume, però, una valenza davvero diversa, importante. Quasi un pugno nello stomaco.
Sono le vicende di un plotone di giovani militari in missione proprio in Afghanistan. La loro prima vera esperienza di vita. Quando partono non sanno a cosa andranno incontro e quando torneranno saranno radicalmente cambiati. Ma “Il corpo umano” non è un romanzo di guerra. Sono le vicende umane, le debolezze, gli istinti, le paure, i sentimenti di questi ragazzi a tenerci incollati per 309 pagine. Diventano, con lo scorrere della lettura, nostri amici, nostri compagni di viaggio. All’inizio, pur trovandosi in uno dei luoghi più pericolosi della Terra, sembra che non succeda mai nulla, che a vincere sia la noia, l’inutilità delle giornate sempre uguali. Ma poi la guerra presenta il suo conto, ci richiama alla realtà della sofferenza, della disperazione e della morte. Senza un perché.
Paolo Giordano ci catapulta dentro la vita di questi ragazzi, quasi un’intrusione nel loro “corpo umano”. Un libro crudo, un linguaggio militaresco, storie assurde quanto reali, amori che fanno dei giri immensi e poi ritornano (come direbbe Venditti).
Una lettura davvero consigliata proprio in queste settimane per capire meglio cosa è stata la missione di pace in Afghanistan.
PAOLO GIORDANO
IL CORPO UMANO
MONDADORI EDITORIE
14 euro
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