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MONTAGNA E SCI, PRONTI PER LA STAGIONE INVERNALE?

by • 9 dicembre 2021 • COSE NOSTREComments (0)1176

Il turismo di montagna sta ripartendo dopo il periodo nero legato alla pandemia. In estate c’è stato un aumento del 19% degli arrivi e del 23% delle presenze. A poche settimane dalla riapertura dell’intero sistema sciistico piemontese, gli operatori sono ai blocchi di partenza, nella speranza che il 2022 segni il ritorno dei turisti statunitensi e nella nostra regione è atteso un boom di ospiti dalla Svezia, stando alle previsioni di VisitPiemonte.

Ora abbiamo i voli dall’estero, grazie all’arrivo di Ryan Air a Caselle, che non può che far bene a un comparto turismo di montagna piemontese che nel 2019 valeva 1,3 milioni di arrivi e 3,5 milioni di presenze. Il solo settore dello sci vale tra 500 e 720 milioni di euro a stagione, grazie a 54 stazioni e 557 piste per oltre 1.400 chilometri di sviluppo. Una ricchezza però ancora sottoutilizzata, rispetto ad altre regioni dell’arco alpino, specie tra Svizzera e Austria.  Occorre sviluppare servizi e qualità ricettiva, così come l’outdoor e il turismo sportivo che da solo, in Italia, vale 6 miliardi. Anche perché la concorrenza non sta a guardare. Valle d’Aosta, Francia e Nord Est italiano stanno velocemente conquistando quote.

La neve è già arrivata, e in alcune zone in abbondanza. In Piemonte, dalle Alpi Cuneesi fino all’Ossola, abbiamo una catena montuosa da far invidia al mondo. Da Limone a Bardonecchia, da Sestriere a Prato Nevoso, da Frabosa ad Alagna, soltanto per citare alcune stazioni sciistiche, ovunque si è pronti per la stagione dei record. Un’occasione da non perdere per gli sportivi, per gli amanti della neve e delle montagne, per gli operatori turistici, per l’economia della nostra regione. Nella speranza che la nuova variante Covid non ci metta lo zampino,.09

 

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