In dieci anni in Piemonte sono spariti due terzi degli alberghi a una o due stelle, passando da 550 a circa 400. E anche quelli a tre stelle sono diminuiti, il 6% di questi esercizi di semi lusso ha chiuso i battenti.
Nel frattempo si è assistito a un boom degli affitti turistici brevi, un fenomeno impetuoso e non regolamentato, che sta mettendo in ginocchio soprattutto alberghi e pensioni a gestione famigliare, che un tempo rappresentavano un punto di forza del sistema ricettivo piemontese ma che ora faticano a restare in piedi. Il forte prelievo fiscale, i tanti obblighi burocratici, sanitari, di servizi, di sicurezza e di accoglienza rendono quasi impossibile gestire quei piccoli hotel, quelle pensioncine dove ti trovavi quasi come a casa.
Se qualche settimana fa – proprio su queste colonne – parlavamo di crescita turistica di Torino e del Piemonte (bene, ma non benissimo… dicevamo) questi dati dimostrano che solo una parte dei numeri in aumento è stata intercettata dal sistema alberghiero, mentre la fetta più significativa è finita nel canale degli affitti brevi.
L’arte di arrangiarsi, alla piemontese. Di fronte alla crisi, alla perdita di posti di lavoro, molte famiglie si sono riciclate, sistemando la seconda casa, oppure rinnovando quelle due stanze lasciate libere dai nonni o dai figli, e si sono improvvisati albergatori, alla buona. Può anche andar bene, ma non è la soluzione per sostenere la crescita del turismo. Il successo della ricettività negli anni 70-80 delle località della Riviera Romagnola è stato possibile grazie alla straordinaria offerta degli alberghetti, che attiravano i turisti con la mezza pensione a prezzi davvero convenienti.
Oggi i turisti che arrivano nelle nostre città, in montagna, ai laghi o sulle colline, vanno in grandi hotel o cercano una sistemazione casalinga tramite internet. Poi magari l’accoglienza e l’ospitalità non sono all’ altezza e rimangono delusi. Non ci si improvvisa albergatori dall’ oggi al domani. Salviamo i piccoli alberghetti famigliari per dare un futuro e solide prospettive al turismo del nostro Piemonte.
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