La maggior parte dei passanti che oggi animano piazza XVIII dicembre o prendono la metropolitana a quella fermata nulla sanno di cosa accadde a Torino in quella data. In Borgo San Paolo hanno i capelli bianchi i pochi che ricordano perchè una via è dedicata a Dante Di Nanni. Quanti sanno il significato dell’ acronimo CLN?
Già solo per queste ragioni il volume di Gigi Padovani dovrebbe stare nello scaffale di ogni casa torinese. Per conoscere i luoghi dove viviamo, per non essere del tutto ignari di cosa è successo per quelle strade, in quei palazzi, negli scantinati nemmeno un secolo fa.
La Liberazione di Torino (sottotitolo Aprile 1945: le sette giornate dell’ insurrezione) racconta infatti, giorno per giorno, ora per ora, strada per strada, fabbrica per fabbrica quel che accadde alla fine della Seconda Guerra Mondiale e la battaglia per liberare Torino dall’ oppressione nazifascista. Una narrazione avvincente unita al rigore della ricerca storica per descrivere come questa città seppe liberarsi da sola, prima dell’ arrivo degli Alleati.
E poi dopo la Liberazione, “Torino mancava di tutto, in primo luogo pane e latte” – scrive Padovani – ma la vita doveva proseguire , oltre le vendette e i morti”.
Pagine e parole quantomai attuali in questi tempi segnati dalla guerra ai confini dell’ Europa. Rileggere e rivivere quelle giornate ci aiuta a capire che l’ uomo sembra non sappia imparare nulla dai propri errori, ma anche che – dopo ogni tipo di orrore – c’ è sempre una liberazione.
GIGI PADOVANI
LA LIBERAZIONE DI TORINO
EDIZIONI IL CAPRICORNO
15 euro
TORINO E PIEMONTE, OMBELICO DEL MONDO Next Post:
IO STO CON GLI ALPINI, SEMPRE