Arriviamo da due anni e mezzo di restrizioni ferree. A causa della pandemia sono state ridotte al minimo indispensabile le nostre possibilità e libertà di movimento, di incontrare gente, di avere contatti. È prevalsa la salvaguardia della salute pubblica.
E qui lo dico e non lo nego: a mio parere è stato giusto così.
Così facendo, forse ora possiamo dire che abbiamo sconfitto un nemico pericolosissimo quanto invisibile.
Ma subito, all’orizzonte, ecco profilarsi un altro nemico, nelle vesti della crisi energetica. E allora la Commissione Europea ha allo studio una serie di misure eccezionali, mirate e limitate nel tempo, per ridurre il consumo di energia elettrica nelle tre-quattro ore di punta e nei giorni feriali. Insomma, se ho ben capito, i governi europei decideranno come e quando potrò fare la doccia, a che ora potrò accendere il riscaldamento e a che ora spegnerlo, quanti gradi avere in casa, e così via. Nulla di deciso invece sul tetto per il prezzo del gas.
Lì si toccherebbero interessi troppo forti.
Sempre in ossequio ad un presunto bene comunitario, ancora una volta viene ridotta la libertà personale. Nessun dubbio che servano risparmi e un oculato uso delle fonti energetiche, ma perché bisogna sempre imporre obblighi e divieti?
Il singolo individuo è così ignorante o incosciente che deve essere comandato e teleguidato?
Siamo essere pensanti e ragionevoli oppure semplici sudditi?
Tra un po’ tornerà lo smog e quindi verranno imposti altri divieti per non far circolare auto diesel e quelle maggiormente inquinanti.
Nei secoli scorsi si è lottato, ovunque, per conquistare la democrazia e la libertà : però oggi quei valori assoluti vengono lentamente erosi e scardinati in virtù di un non ben identificato Bene Superiore.
SCAFFALE: SOTTO LE STELLE DI FRED DI MARINA ROTA Next Post:
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