MIRADOLO

GIROVAGANDO: IL CASTELLO DI MIRADOLO

by • 1 marzo 2024 • LUOGHI E LIBRIComments (0)1241

II progetto originario del Castello di Miradolo risale all’ ultimo quarto del Settecento.

Ma il maniero, con relativo parco,  che si trova alle porte di Pinerolo, all’imbocco della Val Chisone, a 40 km circa da Torino,  assume l’ attuale aspetto solo  nella prima metà dell’Ottocento grazie a Maria Elisabetta Ferrero della Marmora, sposa Massel, la quale fa ultimare la costruzione del Palazzo di Miradolo, inserire la Serra neogotica e la Torre rotonda; grazie a lei il giardino all’italiana viene convertito nel parco paesaggistico di oltre 6 ettari che si conserva ancora oggi.  Tra gli eredi Massel troviamo Luigi Emanuele Cacherano di Bricherasio, morto tragicamente nel 1904, che fu tra i soci fondatori della FIAT, prima grande azienda automobilistica italiana. Nel 1950 gli eredi Massel-Cacherano lasciano il Castello di Miradolo ad una congregazione religiosa che trasforma la dimora in casa per esercizi spirituali. Nel 2007 l’intero complesso è acquistato da un gruppo di privati e dato in comodato d’uso alla Fondazione Cosso che lo riapre nel 2008.

La Fondazione dà vita a un imponente programma di restauri che permette la riapertura al pubblico di tutte le sale e del parco. Dal 2014 il Castello è tra le residenze aderenti all’ADSI, “Associazione dimore storiche Italiane”. Obiettivo della Fondazione Cosso è confermare il Castello di Miradolo come polo culturale, punto di riferimento per gli abitanti del luogo e per i visitatori, così da rievocare quel cenacolo culturale che tra Ottocento e Novecento la Contessa Sofia di Bricherasio, antica proprietaria della storica dimora, aveva saputo creare intorno a sé.

Un parco di oltre 6 ettari circonda la dimora: organizzato intorno a un’imponente radura centrale, è uno splendido esempio di giardino all’inglese in cui le linee sinuose dei contorni, le macchie arboree caratterizzate da una notevole varietà di tessiture, colori e forme, la presenza di un antico sistema di canali, sono segni inconfutabili dello stile romantico. Il parco accoglie alberi maestosi e centenari, tra cui 5 esemplari monumentali, e specie esotiche. Un bosco di bambù giganti incanta per il suo fascino.
La camelia è uno dei fiori rappresentativi del parco e a Miradolo si conservano ancora oggi camelie introdotte nell’Ottocento cui, nel 2019, si sono aggiunti oltre 130 giovani esemplari . Un orto di oltre 500 mq è rinato nel 2021 e ha forma circolare: armonioso, chiuso, protetto. Affaccia sulla corte rustica e ne completa l’originaria vocazione agricola insieme alla cascina con stalla, fienile, forno, pollaio e lavatoio.

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