NIcola Duberti, scrittore 50enne di Mondovi`, da sempre si dedica alla dialettologia, compone versi in lingua piemontese sulla quale tiene corsi all’ Università di Torino.
Forse anche per questa ragione il suo romanzo “L’ innocenza del lupo” è infarcito di frasi dialettali, nella lingua quasi incomprensibile dell’ Alta Valle Stermasca, entroterra savonese, verso la Valle Bormida. Frasi, con tanto di traduzione immediata, che introducono il lettore in un mondo arcano, quello di Stermato paesino di montagna fra Liguria e Piemonte, fra Medioevo e modernità, fra contadini e turisti.
Un ragazzo genovese scompare, viene ritrovato orribilmente assassinato e scattano le indagini e il clamore mediatico travolge la Valle Stermasca. La narrazione ruota attorno ad Anna Vinai, architetta fuggita dalla città per rifugiarsi a Stermato, con chissà quali segreti che cerca di nascondere fumando una sigaretta dopo l’ altra. Una girandola di colpi di scena, apparenze che ingannano, indagini dei carabinieri e presunti scoop degli inviati delle tivù nazionali. Il colpevole è il lupo o lo spazzìno africano?
Un giallo apparente, uno scorcio affascinante su un paesino e una valle che sembrano creati dalla fantasia ma che esistono a centinaia fra le nostre montagne.
NICOLA DUBERTI
L’INNOCENZA DEL LUPO
PENTAGORA EDITORE
14 euro
LICEO CAVOUR E COMMISSIONE EUROPEA,MA SIAMO TUTTI MATTI? Next Post:
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