E’ il 1º luglio 1957 quando la “Nuova 500” viene mostrata in anteprima al Presidente del Consiglio Adone Zoli. Il giorno dopo la vettura è presentata ufficialmente presso lo Sporting di Torino dal presidente Vittorio Valletta e dal suo vice Gianni Agnelli. Il 3 luglio di 60 anni fa comincia la commercializzazione della più popolare auto italiana.
Il nome di “Nuova 500” viene scelto per sottolineare la discendenza dalla 500 “Topolino”, quale automobile di minor costo della gamma FIAT: 490.000 lire pari a circa 13 stipendi di un operaio.
L’accoglienza del pubblico è tuttavia piuttosto tiepida rispetto alle previsioni, se non addirittura fredda. La nuova piccola vettura appare troppo spartana con soltanto due sedili; il motore è poco elastico, la potenza modesta con una velocità massima troppo bassa, inferiore ai 90 chilometri orari.
Basteranno poche modifiche, però, per farla diventare la vettura più amata dagli Italiani ,fino al 1975 quando la Fiat sceglie di abbandonarla (ne erano state vendute quasi 4 milioni di esemplari) a favore della 126. Decisione rimangiata nel 2007 quando la 500 torna in produzione ed è di nuovo un successo.
60 anni della nostra vita, 60 anni a bordo di una 500. Una leggenda. Quella vettura è cambiata tantissimo da quel luglio 1957, ma siamo cambiati molto anche tutti noi.
In questi anni è diventata una vera diva, la compagna di una vita, una vera nave scuola per due o tre generazioni di italiani, l’unica alternativa allo scooter e non c’è famiglia italiana che non ne abbia avuta almeno una.
Ricordare quest’ anniversario può essere l’ occasione per qualche bilancio. 60 anni fa eravamo in pieno boom economico, oggi vivacchiamo in una crisi stagnante. Riappropriarsi di quella creatività che portò la 500 a diventare l’ auto più amata sarebbe già un bel traguardo. Non solo in campo automobilistico ma per tutta la nostra travagliata Italia.
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