Qualche settimana fa, proprio in questa rubrica, scrivemmo che il Trentino era avanti anni luce rispetto al Piemonte per l’ accoglienza, l’ ospitalità, la capacità di valorizzare la propria offerta turistica. Pochi giorni dopo un albergatore di Frabosa Soprana, in provincia di Cuneo, accettò la sfida: “venga a trovarmi e la farò ricredere…”
E così nello scorso week end, dopo un disastroso Toro-Fiorentina, sono partito alla volta dell’ Hotel Miramonti di Frabosa Soprana. Ad accogliermi un copiosa nevicata e strade al limite della praticabilità. Arrivato nella hall, ecco Luca Defilippi e un delizioso calice di moscato piemontese. Le tribolazioni calcistiche e stradali passate in un attimo. A seguire una sorprendente cena nel ristorante dell’ hotel, Ezzelino, preparata dallo chef lombardo Antonio Ietto: la sorpresa è il menù a base di pesce e di verdure dell’ orto dell’ albergo, ai mille metri di Frabosa, di fronte a un camino che arde e mentre fuori continuava a nevicare. Insomma, la capacità di innovarsi nel rispetto della tradizione delle nostre montagne.
E di lì in avanti le sorprese non sono mancate. Camere d’ albergo accoglienti, spaziose, silenziose, arredate in perfetto stile montano. E poi al mattino il panorama mozzafiato delle Alpi Marittime innevate e sotto un caldo sole marzolino, mentre ti gusti una colazione a chilometri zero: solo prodotti del posto. Al termine di una bella ciaspolata, al rientro in hotel, tre ore di benessere allo stato puro: sauna, bagno turco e massaggio nella Spa Miramonti. Alla sera l’ ultimo incontro con “Gusto Montagna” . In questo inverno 2017-18 il Miramonti ha organizzato otto cene aperte al pubblico del Monregalese (e non solo), ospitando grandi chef piemontesi per gustare il meglio di 10 stelle Michelin. Ma questo era un extra, una sorta di ciliegina sulla torta. Cioè un fuori programma, rispetto ai normali week end.
In conclusione: Il Miramonti è un tre stelle che ne vale cinque, il rapporto qualità prezzo è vincente sotto tutti i punti di vista, l’ accoglienza è quella del “sentirsi a casa”, tutti i cinque sensi escono appagati al 100 per cento dopo un soggiorno anche solo di un fine settimana.
Già i nonni Defilippi gestivano il Miramonti, adesso i nipoti Luca e Domenico hanno apportato una ventata di aria nuova e di modernità che deve contagiare il mondo dell’ accoglienza turistica di tutto il Piemonte. Frabosa sfida il Trentino, ma la sfida deve espandersi a macchia d’ olio, senza campanilismi e senza rivalità. Perché il prodotto “Montagna Piemonte” è in grado di competere con chiunque.
Beppe Gandolfo
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