Le cronache quotidiane ci presentano tantissime figure di donna, le più svariate. Dalla cronaca come dal gossip, dallo spettacolo come dalla politica, dallo sport come dall’ industria. Alcune esemplari, altre meno…Non sta a me giudicare. E non entro in questa spinosissima questione.
Voglio ricordare invece la figura di una donna vera: per me, lei è stata davvero grande, un’ eroina. L’ho intervistata più volte e quegli occhi, quello sguardo, quella fierezza li porterò sempre nel cuore.
È Romana Blasotti Pavesi, per tutti la Romana di Casale Monferrato. Un nome che ai più non dirà nulla, ma la sua è una storia da raccontare e conoscere: la storia di una vera eroina, suo malgrado, dei tempi moderni.
È stata la donna simbolo della lotta all’Eternit. Una vita segnata dal dolore, colpita negli affetti più cari, perché la micidiale fibra d’amianto le ha tolto il marito Mario (scomparso nel 1983, a 61 anni), operaio Eternit, la sorella Libera (morta nel 1990, a 59 anni), la figlia Maria Rosa (deceduta nel 2000, a 50 anni). Da questi dolori terribili Romana ha tratto forza per una lotta che ha portato avanti per decenni, ispirata da un profondo desiderio di giustizia contro il male che la sua città, Casale, ha dovuto subire a causa dell’Eternit.
Battaglie che l’hanno vista per 30 anni essere la guida e presidente dell’Afeva – Associazione Familiari e Vittime dell’amianto – di cui ha mantenuto la presidenza onoraria fino alla morte, nei giorni scorsi, a 94 anni.
Una lotta per dare giustizia alle migliaia di vittime del mesotelioma pleurico (malattia terrificante provocata dalle fibre di amianto). E a Casale si continua a morire, anche se l’Eternit è chiusa dal 1986. Ma quella fabbrica ha diffuso nell’aria le sue polveri micidiali dal 1907 in avanti, seminando morte e dolore.
Mentre le tv si contendono interviste a vari tipi di donna e le prime pagine dei quotidiani sembrano diventate copertine di riviste di gossip, che si intrufolano sotto le lenzuola, noi vogliamo ricordare la Romana di Casale Monferrato. Davvero, una grandissima donna.
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