zucca

LA ZUCCA, STORIA E RICETTE

by • 21 settembre 2024 • CINQUE SENSIComments (0)3743

Le origini della zucca sono sconosciute ma, dai reperti trovati, è certo che la sua coltivazione e l’uso fossero diffusi già presso gli Egizi, i Romani , gli Indiani d’Oriente, gli abitanti del Niger e gli Africani, anche se in varietà diverse da quelle in uso oggi.

Gli antichi Romani le svuotavano della polpa e le essiccavano, per ricavarne contenitori leggeri e impermeabili per  vino, acqua, sale, latte o cereali. Erano qualità originarie dell’India. Ma le zucche attualmente presenti nelle nostre coltivazioni e sulle nostre tavole, da dove provengono?

Sono originarie dell’America Centrale dove sono stati ritrovati semi risalenti al 7.000 AC.

In Nord America la zucca era l’alimento base degli Indiani e, proprio da loro, i coloni ne appresero la coltivazione e il consumo. Attraverso l’importazione arrivarono quindi in Europa le qualità di zucca grande come la Pepo, la Maxima e la Moschata, da queste ne sono derivate le specie più diffuse e consumate nel nostro territorio, anche se il consumo era maggiore negli anni ‘60/’70.

Nei paesi anglosassoni è uso diffuso utilizzare grandi zucche per la preparazione della Jack-o’-lantern, caratteristica lanterna rudimentale utilizzata durante la festa di Halloween per cacciare gli spiriti maligni che, secondo la leggenda, vagano sperduti sulla terra. Si narra che, se una persona o un animale posseduto da questi spiriti si avvicina a una casa in cui è presente una zucca/lanterna, quest’ultima si illumina d’azzurro intenso e lo spirito viene intrappolato dalla fiamma.

Con il termine zucca vengono identificati i frutti di diverse piante appartenenti alla famiglia delle Cucurbitacee, in Italia il periodo di raccolta va da settembre a tutto novembre. La zucca, ma soprattutto i suoi semi, hanno notevoli proprietà terapeutiche, sono infatti utili per combattere la colite e altri disturbi del tratto intestinale , l’insonnia, l’ipertrofia prostatica e addirittura la tachicardia.  E’ inoltre un ortaggio che si  presta a mille ricette: si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, è ottima fritta in pastella e molto conosciuti e appetitosi sono i tortelli mantovani. Dai semi si ottiene un olio rossiccio usato in cosmesi e in cucina. Gli stessi semi sono deliziosi tostati e salati.

Sono veramente molti i modi di impiegare in cucina la polpa di zucca, ma la nostra scelta è caduta sulla ricetta dell’ottima torta alla zucca. Una parentesi golosa ricca di gusto e proprietà benefiche:

Torta alla zucca:

Per la base

Ingredienti: 200 gr. di farina,100 gr. burro freddo, 1 tuorlo d’uovo, 1 pizzico di sale, 3-4 cucchiaini d’acqua.

Preparazione: nel frullatore mischiare la farina, il burro, il tuorlo, l’acqua e il pizzico di sale. Azionare il frullatore solo per 5/6 secondi alla volta. Quando l’impasto risulterà granuloso, togliere dal frullatore e finire di impastare a mano. Far riposare in frigo per 15 minuti.

Per il ripieno

Ingredienti: 1 Kg zucca non acquosa (preferibilmente di pasta gialla), 150 gr di zucchero, 3 uova intere, 1 cucchiaio di farina (setacciata onde evitare i grumi), 1 cucchiaino di cannella in polvere, 1 dl. di latte,10 amaretti, la buccia di 1 limone.

Preparazione: far cuocere la zucca a pezzi nel forno per 30 minuti oppure farla saltare in una padella antiaderente senza aggiungere nulla (ne burro, olio o acqua).Quando sarà cotta frullarla con l’aiuto del frullatore.Quando si sarà intiepidita, aggiungere le uova, lo zucchero, la farina, la cannella, il latte e la buccia del limone grattugiata finemente.

Preparazione torta

Con l’impasto per la base, foderare la tortiera imburrata e infarinata con la pasta di uno spessore di circa 3/4 mm. e lasciare i bordi alti 2 cm. Bucare il fondo dello stampo con una forchetta. Cospargetelo con gli amaretti tritati, versare il composto. Infornare per 50 minuti a 180∞ ( con il forno già a temperatura). Servire fredda e a piacere decorare con alcuni ciuffi di panna montata fresca.

Patrizia Durante

****Condividi

Related Posts

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *