Nei vigneti piemontesi è partito il conto alla rovescia della vendemmia 2019, per la quale i tecnici tracciano un profilo d’annata che fa ben sperare. Grandi soddisfazioni si attendono in termini qualitativi per i 17 vini Docg e i 42 Doc della nostra regione.
Al via anche la raccolta delle nocciole, in particolare nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, ma la coltivazione si è diffusa in questi ultimi anni anche nel Torinese. Importante prodotto per l’economia del territorio, la Nocciola Igp Piemonte, coltivata su una superficie complessiva di oltre 20 mila ettari di cui 15 mila sono impianti attivi e la produzione totale è di 240 mila quintali di cui 103 mila certificati Igp, è tra le eccellenze agroalimentari del Piemonte, conosciuta in tutto il mondo.
Due ricchezze del Piemonte stanno vivendo la stagione del raccolto per una annata che si preannuncia straordinaria. Una notizia da prima pagina e che invece passa del tutto inosservata.
Siamo attentissimi appena cala la produzione di automobili di qualche punto in percentuale, sobbalziamo preoccupati ad ogni modifica dello Spread. E invece restiamo indifferenti se due nostre eccellenze si apprestano a vivere un’annata record.
Questo è il peccato originale del nostro Piemonte. Aver dimenticato le nostre vere ricchezze. Non siamo più la regione dell’ automobile… Vogliamo rendercene conto?
Il nostro autentico valore e la vera fama mondiale stanno nei prodotti della terra: vino, tartufi, riso, nocciole in testa. Madre Natura ci ha regalato questi tesori e se non sappiamo nemmeno apprezzarne il valore… Poveri noi!
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UN TURISMO VECCHIO STILE E CHE NON RENDE