San Pietro in Vincoli è il più antico cimitero di Torino, sorge in borgo Aurora, alle spalle del enorme complesso del Cottolengo. Fu realizzato nel 1777; aveva al centro un’area scoperta con l’ossario generale e 44 pozzi per le sepolture comuni. I porticati servivano invece per le tombe dei nobili. Attorno al cimitero c’ erano due aree separate: una destinata ai giustiziati e ai boia e l’altra ai suicidi e ai non battezzati.
In quegli anni l’ intera zona era all’ esterno della città, e il camposanto era conosciuto come del Santissimo Crocifisso. Curiosa l’ origine del nome San Pietro in Vincoli. Secondo alcuni fu impiantato in un’ area agricola con parecchi campi di cavoli, coj in piemontese: quindi San Pietro di Vincoj, tradotto in italiano Vincoli.
Questo camposanto doveva servire per le spoglie provenienti dalla Chiesa di Corte, dal Duomo, dalla chiese dei SS. Giacomo e Filippo, di San Dalmazzo, delle Orfane e dell’Ospedale dei Pazzi. Insomma, era il cimitero del centro di Torino.
Nel 1852 fu semidistrutto dallo scoppio della polveriera di Borgo Dora. Nel 1882 le sepolture furono sospese definitivamente, ma il cimitero rimase aperto fino al 1937.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale San Pietro in Vincoli cominciò ad essere oggetto di atti vandalici e teatro di riti satanici tanto che nel 1970 il Comune di Torino decise lo sgombero e il trasferimento di tutte le tombe nel Cimitero Monumentale di via Catania. Mai però furono ripuliti i pozzi con le tombe comuni: si procedette solo alla chiusura con sigillatura.
Per lungo tempo continuarono le profanazioni e le messe nere, fin quando negli anni Ottanta venne radicalmente ristrutturato ed adesso l’area del cimitero e la cappella sono adibite a luogo di eventi culturali come il Varvara Festival, il nome è quello di una principessa russa moglie di un ambasciatore presso la corte sabauda. Leggenda narra che di notte il suo fantasma passeggi ancora intorno al cimitero, e che qui porti i suoi inconsapevoli amanti. Varvara Festival è un appuntamento per gli amanti dei suoni oscuri, esoterici, pesanti a tinte dark divenuto in soli due anni un punto di riferimento per gli amanti del genere ospitando artisti nazionali ed internazionali con performance, live e dj set.
Dopo essere stato abbandonato per 15 anni, nel 1986 si procedette al restauro e fino al 2008 San Pietro in Vincoli è stato sede della Bibliomediateca ” Mario Gromo” del Museo del Cinema.
Oggi l’ex-cimitero è affidato in gestione a tre associazioni e viene utilizzato per lo svolgimento di manifestazioni culturali di vario tipo.
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