Fine della pandemia, boom del turismo, vendemmia eccezionale, Salone del Libro, ATP Final Tennis… C’era un po’ di tutto questo nel sogno che ho fatto l’altra notte.
Era autunno avanzato e la pandemia stava finendo, stavamo tornando a una vita normale. Anzi, proprio normale no. Perché, dopo un anno e mezzo di lockdown, la voglia di vivere, di socializzare, di uscire di casa e incontrarsi era straordinaria.
Perciò il Piemonte era invaso da frotte di turisti. A richiamare migliaia e migliaia di visitatori le bellezze di questa nostra terra, la bontà dei nostri cibi e dei nostri vini. Nelle nostre città, sulle colline, in montagna un via vai di torpedoni con turisti alla ricerca di relax, divertimento, momenti di spensieratezza e di ritorno alla normalità. E poi c’era il Salone del Libro, trasferito da maggio a settembre con incredibile record di incassi, di vendite, di incontri fra lettori e scrittori.
Le Atp Finals di tennis avevano rituffato Torino e il Piemonte nel clima delle Olimpiadi Invernali del 2016. Appassionati, curiosi, sportivi avevano fatto registrare il sold out per tutti i giorni delle bellissime gare fra Djokovic, Nadal, Federer e le altre stelle mondiali dello sport della racchetta. Torino e il Piemonte erano sotto i riflettori del mondo. Un successo a 360 gradi.
Poi è partita la radiosveglia e mi sono svegliato con le voci di Conte, Renzi, Salvini, Di Maio, ecc… Il sogno è finito. Ma sono rimasti speranza, desiderio, auspicio che qualcosina di quel sogno si trasformi in realtà. 04
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