Amo il calcio, ogni week end oltre alla partita del mio Toro, guardo almeno un paio di altre gare. E lo ammetto: non mi piace seguire il calcio in TV e con gli stadi vuoti.
Detto questo, quando è stato annunciato che con gli Europei tornerà il pubblico sugli spalti, mi è venuto un brivido. È vero che sarà solo al 25 per cento della capienza, ma siete convinti che i tifosi – in caso di gol – non si abbracceranno per esultare? Figuratevi. Sicuro che sì.
E l’avvicinamento allo stadio? I trasporti, i parcheggi? Sono certo che ci saranno assembramenti. Ma che importa. Panem et circenses. Solo che qui manca il pane.
L’Italia e una repubblica fondata sul calcio. Ci sono difficoltà nel riaprire i bar e i ristoranti, chiuse per un anno palestre e piscine. Niente educazione fisica per i nostri ragazzi, ma tutti allo stadio.
Anche i soloni del Comitato Tecnico Scientifico hanno dato il via libera, nonostante in questi mesi praticamente in ogni squadra, si sia verificato un focolaio di Covid.
Ma attenzione: “The show must go on” riguarda solo i grandi campioni. Il calcio giovanile, i campionati minori, le partitelle fra amici quelle no.
Quelle sono pericolose.
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