In quarant’anni di cronaca sulle strade del Piemonte ne ho viste tante. Ma non pensavo di arrivare a raccontare quel che è successo a Stresa. Persone che scientemente decidono di tenere in funzione una funivia, anche a costo di mettere a rischio la vita delle persone, solo per non perdere il guadagno di una giornata, o di un mese.
L’inchiesta giudiziaria farà il suo corso. Per ora si indaga per omicidio e disastro colposo. Ma più che colposo (termine giuridico) io definirei quell’atteggiamento gravemente colpevole. Colpevole di aver venduto l’anima al diavolo, che in questo caso si chiama dio denaro. Se ci ripenso però è la stessa scelta disumana di chi spargeva nell’aria le fibre micidiali di amianto, di chi non ha fatto la manutenzione agli impianti della Thyssen, di chi non ha controllato i piloni e i tiranti del ponte Morandi. E l’elenco potrebbe continuare.
L’ avidità è stata messa fra i 7 peccati capitali, anche se la si chiama avarizia. Però avidità è quel voler sempre di più, che spinge l’uomo – in questi casi – a fregarsene della sicurezza e della vita degli altri. “Tanto cosa vuoi che succeda…”. Impensabile che un ponte crolli, che il cavo di una funivia si spezzi. E invece… e noi ci troviamo a raccontare di sciagure, di tragedie. Casualità? Fato? Per favore, non parliamone più.
Mai.
Anche nei terremoti, nelle alluvioni, nelle valanghe e in altre calamità naturali. Non è la terra che si ribella: siamo noi che costruiamo case sugli argini dei fiumi, che non adottiamo le misure antisismiche, ecc.
L’ unica causa naturale nella storia dell’umanità, forse, fu il meteorite che cadde sulla terra e provocò l’estinzione dei dinosauri. Per il resto è sempre conseguenza delle decisioni degli uomini che, spesso, dimenticano che tanto tutti faremo la stessa fine. E non sarà servito a nulla aver speculato per qualche migliaio di euro in più.
I MIGLIORI TESTIMONIAL DEL TURISMO IN PIEMONTE Next Post:
SALUTE E LAVORO SONO INCONCILIABILI?