Anni fa avevo già assaggiato grilli essiccati prodotti da un’azienda del Cuneese. Ora che l’Unione Europea ha liberalizzato la vendita di farina di grilli, ho provato il pane prodotto con una piccola percentuale di questa farina. C’è un famoso e pluripremiato panificatore e pizzaiolo torinese, Enrico Murdocco, che ha iniziato la sperimentazione per realizzare questo tipo di pane.
Ebbene, è buono. Sfiderei chiunque a trovare la differenze, forse è leggermente più amarognolo, con un sentore di frutta secca. Certamente più proteico e sicuramente più caro: costerà quasi il doppio rispetto a quello normale.
Enrico Murdocco dice che sarà pronto e in vendita in primavera.
Apriti cielo. Appena il panificatore-sperimentatore ha annunciato l’avvio della ricerca, sui social, si sono scatenati i leoni da tastiera. E, come spesso accade, la violenza delle critiche, ma soprattutto degli insulti, mi ha lasciato sbigottito.
Ma perché? Nessuno vi costringerà a mangiarlo. I grilli vengono essiccati, e trasformati in farina, soltanto al termine del loro ciclo vitale, naturale. Quindi non c’è maltrattamento animale e il loro allevamento è a bassissimo impatto ambientale. Eppure si è giunti perfino alle minacce.
Lui, Murdocco, fa spallucce e tira avanti. Continuerà a produrre il suo eccezionale pane realizzato con farine dei vari frumenti e intanto affinerà la sperimentazione del pane con farina di grilli.
D’altronde, come sempre, la ricerca e le invenzioni sono state accolte con scetticismo e contrarietà. Eppure c’è già chi mangia il formaggio coi vermi, chi non riesce nemmeno ad assaggiare la carne cruda, chi impazzisce per le interiora di vitello… e chi si farà un bel panino con pane di farina di grilli e salame.
Alla faccia dei leoni da tastiera.
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