Il sottotitolo spiega bene il senso di quest’ opera: “Il film che non avremmo mai voluto vedere: Torino ai tempi del Covid-19”
E’ davvero pregevole questo libro con le fotografie di Roberto Arbini e i testi di Umberto Ghiron perchè ci fa rivivere circa tre anni che abbiamo già dimenticato, archiviato, resettato. Il 2020 anno di paura. Il 2021 ancora angoscia. Il 2022 anno finale di un’ emergenza sostituita da una folle e sanguinosa guerra nella vecchia e stanca Europa.
Quelle di Roberto Arbini sono immagini che parlano da sole – come recita il titolo – , raccontano gli eventi in modo magistrale, fanno vibrare le giuste corde della nostra anima. E i testi di Umberto Ghiron (molto pochi ma essenziali) servono solo a corredo per ricordarci che “basta un virus, un maledetto virus, per toglierci d’ un tratto tutto quello che ci colora la vita”.
Foto in bianco e nero di una Porta Palazzo deserta, di strade vuote, delle proteste di chi è stato costretto a fermare la propria attività commerciale, i guadagni, le possibilità per tirare avanti: ma immagini anche di vetrine spaccate segno di una protesta civile che sfocia in rabbia. Le corse delle ambulanze verso gli ospedali torinesi e poi la corsa ai vaccini segno di speranza, la riapertura dei locali da ballo, un futuro che si riapre di fronte a noi.
Insomma, giorni, settimane, mesi, anni che appartengono già alla Storia (quella con la esse maiuscola). Le vicende di un’ emergenza di 26 mesi che dovrà pur averci insegnato qualcosa. Da farne tesoro.
LE IMMAGINI PARLANO DA SOLE
ARBINI-GHIRON
EDITRICE TIPOGRAFIA BAIMA-RONCHETTI
25 euro
NESSUN GIOCHETTO SUL SALONE DEL LIBRO Next Post:
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