Inondazioni, crolli, terremoti e altre gravi calamità. Non sono soltanto cronache di questi anni, ma già fra Fine Ottocento e inizi del Novecento misero a dura prova il Regio Esercito, la Croce Rossa, i Reali Carabinieri e i Civici Pompieri. Come oggi anche allora gli interventi dei vari Sistemi di Soccorso non sempre furono immediati, puntuali e risolutivi e questo provocò polemiche sui giornali e nelle aule parlamentari.
Lo storico Alessandro Mella, vigile del fuoco volontario per molti anni, nel suo ultimo volume affronta proprio quelle situazioni emergenziali, ricostruisce nell’ Italia postunitaria e giolittiana le tappe che portarono alla creazione di strutture organiche e omogenee dei soccorsi, quando si cercò di dare un coordinamento ai vari interventi per realizzare l’ efficienza dei soccorsi.
“Siamo il Paese più fragile d’ Europa, esposto a vari rischi” scrive Marco Bussone, presidente dell’ Uncem, e – di rimando – Alessandro Mella racconta “alcuni aspetti della vita sociale, istituzionale e politica che permisero la messa in opera di straordinarie iniziative e di creare le premesse per opere progressiste e riformiste”.
ALRSSANDRO MELLA
IL PROBLEMA DEL SISTEMA SOCCORSO NELL’ ITALIA POSTUNITARIA E GIOLITTIANA
MARVIA EDIZIONI
12 euro
MA SE NON VOTIAMO NEMMENO PER IL SINDACO… Next Post:
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