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ANCHE LA MENTA PARLA PIEMONTESE

by • 20 aprile 2024 • CINQUE SENSIComments (1)2665

A sud di Torino sorge una cittadina adagiata all’inizio della pianura Padana caratterizzata da un terreno particolare formatosi durante le alluvioni quaternarie, argilloso/siliceo in superficie, molto permeabile ma con un sottosuolo umido. E’ Pancalieri.

I vasti campi che circondano la cittadina sono famosi per la coltura della Menta Piperita nera (Mentha Piperita varietà Officinalis Sole) nota come Menta Mitcham, dalla località inglese del Surrey dove ebbe origine.

Questa particolare qualità di menta fu introdotta in Italia nel 1903 da Honoré Carles, che già nel 1901 era entrato in società con  Giovanni Varino, titolare dell’omonima distilleria fondata a Pancalieri nel 1870.

Nel 1908 Honoré Carles si mise in proprio e da quel momento la coltivazione della Menta Mitcham o Italo – Mitcham, si diffuse in modo rapido, sia per la resa in erba verde, molto remunerativa per il coltivatore, sia per la resa di oli essenziali di elevata qualità, altrettanto remunerativa per i distillatori.

La coltivazione della menta risale però a parecchi anni indietro, si trovano infatti importanti testimonianze risalenti al 1700 riportate dalla Iconographia Taurinensis conservata nella biblioteca dell’Orto Botanico di Torino.

Altre importanti testimonianze affermano che in Piemonte esistevano coltivazioni di menta piperita, diversa dalla Mitcham, sin dal 1865: Primo Pietro, confettiere, distillava la menta coltivata a Cavour, mentre a Pancalieri il farmacista Chiaffredo Gamba, la distillava con un alambicco da 100 litri.

Qualche anno dopo altri aprirono distillerie a Pancalieri come Melchiorre Oddone, mentre Domenico Ulrich a Torino, dava alla distillazione della menta di Pancalieri e dei comuni limitrofi, un’impronta industriale.

Nel 1914 nella zona del Pancalierese si contavano 17 distillerie con 71 alambicchi, nel 1924 le distillerie erano 22 e raggiunsero il numero di 70 solo due anni dopo.

Nel dopoguerra la coltivazione della menta rimase vincolata alla zona del pancalierese e seguì le vicende del mercato dell’olio essenziale, quasi tutte le aziende agricole erano oramai dotate di un l’alambicco che consentiva la distillazione in proprio.

Attualmente la menta si coltiva in vari Comuni tra Villafranca Piemonte e Carmagnola con al centro Pancalieri. L’olio essenziale viene estratto per mezzo di una corrente di vapore in alambicchi d’acciaio, si utilizza la pianta appena raccolta intera, servono 10 quintali di menta per estrarre 3 chili di olio essenziale. La raccolta e la distillazione avviene in piena estate, quando la concentrazione dell’aroma è massima, l’olio essenziale estratto viene sottoposto ad un’ulteriore processo di distillazione che elimina alcune impurità e ne migliora le caratteristiche organolettiche. Nella zona di Pancalieri viene coltivato il 50% delle erbe officinali prodotte in tutta Italia. L’olio essenziale di menta di Pancalieri è iscritto nell’elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionale del Piemonte.

Patrizia Durante

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One Response to ANCHE LA MENTA PARLA PIEMONTESE

  1. Franco scrive:

    tutto giusto. La foto NON è della menta ma melissa.

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