Benito Cutellè è nato in Calabria ma ha vissuto gran parte della sua vita a Torino. Da ragazzo avverte la vocazione sacerdotale ed entra in Seminario ma, per vicende familiari, non può seguire gli studi e diventare prete. Si diploma ragioniere e poi – come tanti altri suoi coetanei – emigra al Nord in cerca di lavoro. Si sposa, fa carriera in banca, ma non dimentica la chiamata di Dio che aveva avuto da ragazzo. Si impegna in parrocchia, si occupa dei poveri, visita i malati e diventa diacono.
Il libro di don Pier Giuseppe Accornero, sacerdote giornalista torinese, racconta la storia di questo “ragazzo del Sud” che si è lasciato “prendere per mano da Dio”.
Leggere questo volume di 170 pagine è anche l’occasione per scoprire un universo di persone che ogni giorno si impegnano per diffondere la Parola di Dio, per aiutare chi fa più fatica, per collaborare con un clero sempre più anziano e numericamente esiguo.
Oggi sono centinaia i diaconi che lavorano nelle parrocchie delle nostre città e soprattutto nei paesi. Una presenza spesso silenziosa quanto efficace per tenere in vita comunità cristiane, per aiutare i più poveri, per seminare un po’ di bene. E sappiamo tutti quanto bisogno c’è di persone come Benito.
PIER GIUSEPPE ACCORNERO
DIO MI HA PRESO PER MANO
EFFATA’ EDITRICE
15 euro
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