Eravamo un popolo di allenatori di calcio. Ognuno aveva in tasca gli schemi e la formazione giusta per far vincere la propria squadra del cuore o la Nazionale. Poi siamo diventati un popolo di virologi, medici, esperti di vaccini, di cure sanitarie.
Basta trascorrere qualche minuto sui social per imbattersi in superesperti su come curare il Covid-19, sull’efficacia o sulla pericolosità dei vaccini, sull’ effettivo utilità delle mascherine. Cosa importa se chi ha individuato il virus o scoperto i vaccini ha studiato una vita, ha passato giorni e notti in laboratorio e sui microscopi per individuare l’ antidoto, quelli parlano solo perché pagati o per farsi pubblicità…
Di fronte a tanta sicumera ho sempre alzato le mani, ho taciuto, non mi sono addentrato nelle polemiche, perché tanto anche noi giornalisti siamo tacciati di faciloneria o peggio di scrivere notizie, dati e statistiche, soltanto perché prezzolati. E poi chissà da chi. Stipendio a parte, personalmente non ho mai visto un euro da nessuno. Ma non importa. Meglio tacere che perdersi in infinite e inutili discussioni. C’è sempre chi ne sa di più, chi ha ricevuto illuminazioni divine.
Ma il colmo l’ ho vissuto nei giorni trascorsi sotto il palazzo di piazza Carlo Felice, a Torino di fronte a Porta Nuova, per raccontare – nei vari tg – l’incendio che ha devastato 1800 metri quadrati di soffitte, mansarde e attici dello storico stabile. Momenti strazianti vicino a persone e famiglie che vedevano andare in fumo i propri beni, gli affetti, intere vite racchiuse in quelle stanze.
Accanto al loro dolore, però ho registrato un’ incessante coro di presunti esperti che giudicavano, ma soprattutto criticavano, l’ opera ininterrotta di spegnimento dei vigili del fuoco. Una sequela di critiche da far rizzare i capelli. Secondo tanti ignoranti osservatori quei pompieri erano tutti incompetenti, giravano a vuoto, dovevano andare da quella parte, oppure da quell’altra… salire con le autoscale anzi no, scendere… addirittura qualcuno suggeriva di impiegare i Canadair…
Forse stiamo esagerando: siamo tutti affetti dalla pandemia del giudicare il lavoro di chi dovrebbe essere preparato a fare il proprio dovere.
SCAFFALE: MOGLIASSO E l’ IRRESISTIBILE SIMMETRIA…. Next Post:
GIROVAGANDO: IL FORTE DELLO CHABERTON